In casa Aquila Montevarchi è scattato ufficialmente il conto alla rovescia per il tanto agognato ritorno in Serie C. Una circostanza straordinaria con cui società e tifosi rossoblu probabilmente non aspettavano di confrontarsi in questa stagione, specie nel contesto di un Girone E che annoverava ai nastri di partenza formazioni costruite per competere dichiaratamente per il salto di categoria, Siena, Pianese, Follonica Gavorrano e San Donato Tavarnelle su tutte. Naturalmente a Montevarchi saranno tutti ben lieti di festeggiare questo grande traguardo e, se possibile, sarebbe ancor più “godurioso” celebrare un successo del genere in casa della più acerrima rivale. Sembra quasi uno scherzo del destino ma il primo “match point” a disposizione dei ragazzi di Roberto Malotti arriva proprio nel match più atteso, nel derby di ritorno sul campo della Sangiovannese. Se l’estate scorsa ai tifosi montevarchini qualcuno avesse detto che quest’anno l’Aquila avrebbe avuto la possibilità di tornare tra i Professionisti vincendo o pareggiando alla penultima giornata sul campo della Sangiovannese probabilmente neppure i più appassionati sostenitori della Curva Farolfi ci avrebbero creduto. Di sicuro c’è che chiunque abbia scritto la sceneggiatura di questo “film” meriterebbe di diritto un Premio Oscar e l’Aquila non vuole lasciarsi scappare un’occasione più unica che rara come quella che le capiterà domani sul manto erboso del “Virgilio Fedini” di San Giovanni Valdarno. Definirla “trasferta” sarebbe un eufemismo visto che ci si dovrà spostare a circa 6 km da Montevarchi, piuttosto sarà una “passeggiata” che gli Aquilotti sperano si trasformi in un carosello rossoblu nel viaggio di ritorno al termine della gara. Difficile, al contrario, che si tratti di una passeggiata durante i novanta minuti perché il Marzocco, nonostante abbia in classifica 23 punti in meno rispetto all’Aquila, è reduce da un’ottima stagione e spesso ha prodotto un calcio molto piacevole, specie tra le mura amiche. Domani c’è da riscattare la sconfitta per 2-1 dell’andata e c’è un derby da onorare appieno anche per rispetto dei tifosi biancazzurri, del club e di chi non vede l’ora che arrivi questa partita così sentita, con una lunga storia alle spalle e con una tradizione che, tra i Professionisti come tra i Dilettanti, parla di uno dei derby più sentiti di Toscana. Per questi e per tanti altri motivi ci si aspetta di assistere ad una gara vera, combattuta e di sicuro lo sarà.
L’anno prossimo al “Brilli Peri” si aspettano di rivivere la Serie C 15 anni dopo l’ultima volta, cioè dopo il campionato di Serie C2 2005/06, ritrovando la Terza Serie dopo 21 anni esatti (Serie C1 – 1999/2000). Sarebbe splendido riuscirci nella stagione in cui l’Arezzo è retrocesso in Serie D e magari compiendo il passo decisivo domani in casa della rivale Sangiovannese. Agli Aquilotti basterà non perdere, indipendentemente dal risultato della diretta inseguitrice Trastevere. All’ultima giornata i rossoblu ospiteranno il Tiferno Lerchi e con un vantaggio attuale di sei punti sulla seconda a due giornate dalla fine è probabile che per il ritorno in Serie C sia solo una questione di ore. Per distribuire meriti ed onori ci sarà tempo, prima bisognerà certificare la promozione sul campo e un traguardo a dir poco meritato da un club e da un gruppo di uomini che hanno incarnato pienamente il concetto di “montevarchinità” e che vogliono rendersi protagonisti di un’impresa da annali del calcio.