Termina con il medesimo risultato dell’andata la gara tra Polisportiva Santa Maria e Castrovillari: né vinti, né vincitori quindi. Al “Carrano” di Castellabate si assiste ad una gara largamente avara di emozioni. Nonostante arrivino da una settimana turbolenta e travagliata, culminata con l’esonero dell’allenatore Ivan Franceschini, i rossoneri – andati a segno al 16′ con il rigore di Emmanouil – gettano il cuore oltre l’ostacolo resistendo per quasi 90 minuti agli assalti della compagine campana ma crollano a due minuti dal triplice fischio a causa dell’errore da matita blu di De Caro. E come si dice in questi casi “chi di rigore ferisce di rigore perisce”: Tandara non perdona concretizzando il pareggio.
PRIMO TEMPO
E’ il Castrovillari nei primi minuti ad avere il possesso della sfera ma è la Polisportiva Santa Maria (5′) che ha il primo acuto del match con l’ex Ragosta che serve in verticale Tompte il quale non raggiunge di poco il suggerimento del suo compagno; sorpresa in velocità la retroguardia rossonera, fa buona guardia in uscita Rizzitano anticipando proprio l’attaccante giallorosso. Tre giri di lancetta dopo la pressione della compagine locale permette a Tompte di soffiare il pallone dalla disponibilità di De Caro, vede Ragosta libero che crossa trovando l’opposizione di un difensore ospite. Sarebbe stata una potenziale occasione se fosse andato a bersaglio il traversone perché c’erano i due centravanti della Polisportiva piazzati ottimamente. Al quarto d’ora sliding doors del primo tempo: verticalizzazione alta di De Caro verso Lautaro che in area di rigore viene steso da Chiariello e per il direttore di gare ci sono gli estremi per la massima punizione. Dagli undici metri si presenta Emmanouil che non senza un brivido – Grieco aveva intuito l’angolo – realizza il vantaggio rossonero. Da quel momento in poi, però, il Castrovillari stacca la spina e si rintana tutto nella propria metà campo aspettando le mosse degli uomini di Baldassarre. La manovra dei campani è troppo cervellotica e lenta per impensierire la difesa a cinque dei rossoneri. Alla mezz’ora giunge il guizzo più importante orchestrato dalla Polisportiva. Ragosta mette in mezzo in direzione di Tompte che protegge la sfera e in equilibrio precario riesce a calciare verso lo specchio incontrando la parata di Rizzitano. In seguito, i giallorossi avranno alcuni calci piazzati in loro favore che non creeranno pericoli o affanni dalle parti del portiere castrovillarese quasi spettatore non pagante nella prima frazione.
SECONDO TEMPO
Break in avvio della squadra padrone di casa che va vicino al gol del pareggio sempre con Tompte: sponda aerea di Tandara a pescare l’attaccante con la maglia numero 14 che conclude da posizione defilata ma con i tempi giusti, in uscita, Rizzitano difende l’1-0 dei suoi. La dea bendata perseguita la formazione ospite perché al 55’ anche Greco deve abbandonare il terreno di gioco in luogo di Buccino; i rossoneri in queste settimane sono falcidiati da infortuni continui e ciò non facilita la scalata verso la salvezza. La Polisportiva, dal canto suo, per rimettere in sesto la gara sfrutta la freschezza e la rapidità dei neo entrati come Capozzoli che mette il turbo sulla sinistra e conquista un’ottima punizione a ridosso dell’area. Da quest’ultima non scaturisce alcuna opportunità anche se lo schema orchestrato dai campani, che ha portato al tiro Simonetti, in un primo momento aveva beffato la retroguardia rossonera. Al 70’ infatti ancora dal binario di sinistra giungono i maggiori problemi per il Castrovillari: Capozzoli si incunea tra le maglie calabresi, dribbla il suo diretto marcatore e invece di calciare serve a rimorchio Ragosta che spara a botta sicura trovando la deviazione in corner. Dal calcio d’angolo che ne consegue Maio risolve una mischia colpendo di testa e impegnando Rizzitano in una parata ad esaltare i suoi riflessi. A dieci minuti dalla fine le due squadre sono molto lunghe e i vari reparti risultano essere sfilacciati: pensa solo ad allontanare la sfera il Castrovillari; di contro i campani accelerando non riescono a costruire azioni degne di nota per via dei molti errori in fase di impostazione. All’88’, però, l’argine eretto dai Lupi del Pollino cede a cagione di un’ingenuità colossale di De Caro, il quale nella propria area tocca con la mano la sfera diretta a Maio. Secondo giallo per il difensore ospite e calcio di rigore in favore dei campani trasformato poi da un glaciale Tandara.