Si torna a giocare, si torna a fare sul serio, consci di quanto è accaduto nel recente passato ma comunque consapevoli di dover puntare sempre al massimo, anche quest’anno. E’ questo il messaggio che ha voluto lanciare la Caronnese durante la presentazione ufficiale della squadra per la stagione 2020-21, che ha avuto luogo allo Starhotel Grand Milan di Saronno nella giornata di venerdi 25 settembre, appena due giorni prima del via ufficiale del nuovo campionato. Una location magica e un’atmosfera decisamente accogliente, che hanno fatto da sfondo ad una serata davvero piacevole, ricca di emozioni e di aspettative, che si potevano leggere nel volto di ragazzi giovani si, ma volenterosi di mettersi in mostra e di farlo nel migliore dei modi.
Tanti, dunque, i temi trattati nel primo appuntamento “istituzionale” della squadra rossoblù, in cui è stato il noto giornalista e scrittore Lorenzo Dallari a fare gli onori di casa, portando avanti la conferenza tra momenti emotivamente intensi e lunghe parentesi in cui erano leggerezza ed ironia a fare da padroni, con la speranza di far emergere i lati più nascosti dei diretti interessati.
Ad aprire il dibattito, non poteva che essere il presidente della Caronnese Giuseppe Pirola, che ha voluto omaggiare a più riprese l’ex patron dei lombardi Augusto Reina, scomparso appena lo scorso febbraio.
“Mi sento molto emozionato” – ha dichiarato Pirola – “Ho voluto fortemente coinvolgere tutti in questa nuova forma di presentazione della squadra. Raccolgo un testimone importante, ma ho voluto cercare di rendere meno triste l’inizio di questa nuova stagione. Tutti siamo stati colpiti dalla scomparsa del cavaliere, ma bisogna portare avanti i suoi insegnamenti. E’ una responsabilità enorme, ma spero di riuscire a fare anche solo un miliardesimo di quello che ha fatto lui per la nostra squadra e per il nostro territorio”.
Un momento di commozione, dunque, a cui hanno fatto eco le parole dei ragazzi, che si sono dichiarati pronti a dare battaglia sul campo, con la speranza di arrivare più in alto possibile. Ad accendere l’animo dei tifosi, però, ci ha pensato come sempre capitan Corno, alla sua 13 stagione consecutiva con la maglia della Caronnese. Un veterano, un uomo di indiscussa esperienza, che ha dichiarato, senza mezze misure, di voler pensare davvero in grande, provando a conquistare addirittura il primato del proprio girone. “Voglio vincere qualcosa” – ha esordito Corno – “non ho mai vinto niente in carriera, ora è giusto credere fino in fondo a questo progetto. Abbiamo la possibilità di vincere.”
Sul prossimo campionato, il giudizio del capitano è stato altrettanto netto: “Sarà sicuramnete una stagione complicata, difficile, ma ci siamo preparati bene per affrontarla nel migliore dei modi. Speriamo di riuscire a raggiungere il nostro obiettivo, ma dobbiamo continuare a ragionare da squadra per toglierci belle soddisfazioni. Finalmente si torna a fare sul serio.”
Ma se, da una parte, i calciatori sono consapevoli delle loro capacità e sognano il definitivo salto di categoria, dall’altra è anche la società a pensare al futuro, e lo fa inaugurando una partnership con il Sassuolo nell’ambito del progetto “Generazione S”, la prima in Italia da parte della squadra neroverde. Un’idea innovativa, portata avanti con entusiasmo dalla dirigenza tutta, in cui verranno approfonditi i temi di responsabilità sociale e di cultura sportiva, favorendo la crescita dei giovani atleti secondo le idee e i modelli educativi della squadra emiliana.
In chiusura, non potevano mancare le parole di mister Gatti, fresco di riconferma sulla panchina dei lombardi, a cui sono seguite solo le dichiarazioni di alcuni rappresentanti della Uyba Busto Arsizio, squadra di pallavolo che milita nel campionato di Serie A1 femminile e presieduta dallo stesso patron della Caronnese.
Tanti gli elogi rivolti dall’allenatore ai propri ragazzi, ai quali ha chiesto di entrare in campo dando sempre il massimo, anche contro avversari più blasonati.
“Sappiamo a quali difficoltà andremo in contro” – ha esordito mister Gatti – “ogni partita sarà una battaglia, ma ogni volta entreremo in campo con il pensiero di vincere. Insomma, dobbiamo avere grande rispetto degli avversari, ma cercheremo di sconfiggerli tutti, anche se sulla carta saranno più forti di noi. Torniamo a giocare dopo una sosta lunghissima, e a Caronno abbiamo avuto la sventura di perdere una persona straordinaria. Io ho potuto vederla poco, non la conoscevo benissimo, ma tutti mi hanno parlato della sua straordinaria umanità. Domenica si rinizia, speriamo nel migliore nei modi e non solo per il risultato, ma per l’organizzazione in generale. Non ce ne rendiamo conto, ma quello che è successo non accadeva dalla seconda guerra mondiale. Stare fermi 7 mesi è stato qualcosa di irreale, abbiamo provato una sensazione quasi sgradevole, ma ora che si riparte lo si fa con un entusiasmo mai visto. In questo modo il calcio, che in genere è soltanto una piccola cosa rispetto alle altre, diventa una grande cosa, un elemento di fondamentale importanza per il momento che stiamo vivendo. Non possiamo dire che è solo un gioco, ci sono delle vite dietro, anche se facciamo solo la Serie D.”