La stagione 2020/2021 dei biancoverdi ha avuto inizio. Il gruppo guidato da mister Cerbone e dal suo staff ha cominciato a sudare in quel di Calangianus per presentarsi al meglio allo start del prossimo campionato. Al lavoro dei calciatori si affianca quello fuori dal campo della società smeraldina guidata dal neo Presidente Maurizio Felugo che, in esclusiva ai nostri microfoni, ha voluto tracciare un bilancio di questo suo primo periodo da numero uno del club.
Come giudica queste prime settimane da Presidente dell’Arzachena?
“Sono state giornate intense e allo stesso tempo piacevoli perché ho respirato un grande entusiasmo nella società e nella comunità di Arzachena. Questi mesi lontani dai campi e dall’adrenalina della partita ci hanno fatto capire l’importanza dello sport anche e soprattutto nella sua dimensione sociale. Riprenderci la normalità, oggi, è il nostro primo obiettivo”.
La squadra è partita per il ritiro pre campionato e in questi primi giorni c’è un clima davvero positivo. Quanto è importante avere un gruppo solido per far bene?
“La forza del gruppo è il pilastro su cui si fondano i successi, l’ho sperimentato in prima persona nella mia carriera da atleta. Vincere presuppone unità d’intenti e voglia di sacrificarsi l’uno per l’altro: il talento non basta se non viene messo al servizio del collettivo. Il ritiro servirà ad avviare e accelerare questo processo di costruzione”.
Sta nascendo pian piano una squadra composta da un giusto mix tra giocatori esperti e giocatori giovani. L’obiettivo è riuscire a portare qualche giovane interessante nell’orbita dello Spezia già dal prossimo anno?
“Stiamo componendo una squadra con ambizione e attaccamento. Adesso è difficile dire dove potremo arrivare, il calcio ha infinite variabili ma guardiamo in alto come è nel dna della proprietà che ha dimostrato, sia nella Pro Recco sia nello Spezia, di essere un modello sportivo, un riferimento da studiare e imitare. Coltivare e vedere sbocciare dei giovani penso sia la soddisfazione più grande per un dirigente: investiremo sul settore giovanile senza dimenticare, però, che ancor prima di cercare i “nuovi Barella o Zola” dobbiamo provare a crescere degli uomini migliori. In questo senso lo sport può fare molto. Creare sinergie tra le realtà del gruppo, sportive e non, è per noi fondamentale. Atleti e dipendenti devono sentirsi onorati e fortunati a farne parte, in un periodo dove nessuno investe per i giovani. Per quanto riguarda lo Spezia, vedremo: se ci sarà qualche ragazzo meritevole valuteremo insieme”.
Che cosa si sente di dire ai tifosi smeraldini?
“Ai tifosi smeraldini dico intanto grazie perché non hanno mai fatto mancare il supporto al Club anche in questi mesi complicati: non vediamo l’ora di averli al nostro fianco, proveremo a renderli orgogliosi come meritano“.