Cosimo Sibilia, presidente della Lega Nazionale Dilettanti e vice-presidente della FIGC, ai microfoni di TMW Radio, intervenendo nel corso della trasmissione Stadio Aperto ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
“Noi ci siamo sentiti più volte, anche in periodi difficili che non lasciavano presagire nulla di buono per il futuro. Alla LND voglio ascrivere l’adempimento al dovere istituzionale, siamo stati correttissimi, leali, portando avanti le istanze del Consiglio Federale e fornendo collaborazione. Il lavoro fatto è stato grande, abbiamo ridato fiducia, riportando le squadre di A, B e chi voleva di C, sui campi da gioco. Nessuno scommetteva sulla conclusione di tutti i campionati professionistici, anche se è uno spettacolo mutilato perché privo di pubblico sugli spalti. Ci manca qualcosa, e anche su questo dobbiamo raggiungere un obiettivo. Poter consentire ad un’adeguata percentuale di tifosi di esserci, rispetto alla capienza totale di uno stadio sia cosa buona e giusta. Su 50mila dico di farne entrare 10-15mila, ovviamente con tutte le autorità preposte del caso a coordinare. Questo per la Serie A e i professionisti. Per quanto riguarda i dilettanti, ci sono stadi da una capienza al massimo di qualche migliaio di spettatori, e io dico che anche su questo si può ragionare. La priorità va a far rotolare il pallone, ma noi ci siamo. Se non ci saranno fatti nuovi, penso e auspico che anche le nostre partite possano essere viste da una certa percentuale di pubblico presente. Nelle interviste si parlava di centinaia di milioni di euro stanziati per le attività dilettantistiche dal Governo. Per ora abbiamo messo 10 milioni noi con la FIGC, e siamo un po’ meno pessimisti. Ma parlo del campionato D, Eccellenza e Promozione. Sul calcio di base più puro dobbiamo ancora muoverci. Le risposte sono venute all’interno del nostro mondo, attendiamo con pazienza gli annunci. Siamo in fiduciosa attesa, di concreto c’è solo questo. Meno pessimismo sul danno. Approfitto dell’occasione per chiedere che ci sia ancora attenzione e vicinanza sulla nostra situazione, almeno fin quando non ricominceranno i campionati. Negli ultimi giorni ho letto cose spiacevoli sul vincolo sportivo, il titolo che una società dilettantistica ha rispetto ad un atleta, e che qualcuno vorrebbe cancellare. A questi che fanno certe richieste, io allora rilancio chiedendo cosa deve fare il dirigente di una società dilettante. Ora dobbiamo superare nuovi ed altri ostacoli, relativi alle categorie più basse, al calcio a 5, al calcio femminile, al beach soccer: muoviamo centinaia di migliaia di persone interessate al sistema. Dico che, come consiglieri federali di FIGC e LND, abbiamo cinque consiglieri e il presidente, sei. Se tutti questi risultati sono stati raggiunti è grazie a lealtà e collaborazione della LND, ed è la stessa che richiederò. Ancora è troppo presto per dire se mi candido, ma nel caso sarete tra i primi a saperlo. Più volte abbiamo discusso, anche nella mia Campania. Dipende dal settore giovanile scolastico e non dalla LND, decideranno le autorità locali. Far sognare i bambini significa tornare a far ripartire davvero il calcio e il paese. Facciamo quanto possibile per sensibilizzare, tenendo però presente che la priorità rimane la salvaguardia della salute. Dobbiamo essere attenti, scrupolosi. Se c’è compatibilità si può partire subito, ma serve anche mettersi nei panni di chi deve acconsentire”.