Idee chiare, personalità da vendere e la consapevolezza di entrare a far parte di un progetto con la “P” maiuscola.
Nella splendida cornice della nuova sala stampa dello stadio “Briamasco” i tre neoacquisti gialloblù Matteo Dionisi, Wilfred Osuji e Vincenzo Gatto si sono presentati ai media e alla tifoseria.
“Siamo contentissimi – ha esordito l’Amministratore Delegato Fabrizio Brunialti – di aver ingaggiato tre elementi che abbinano esperienza, qualità e personalità. Tutti conoscono molto bene la categoria e, soprattutto, sono abituati a stare nelle zone alte della classifica e a lottare per traguardi importanti, aspetto fondamentale quando ti approcci ad una stagione con l’intenzione di recitare un ruolo da protagonista”.
Difensore di enorme duttilità, Matteo Dionisi è un “fedelissimo” di mister Carmine Parlato, con cui ha condiviso tantissime stagioni e, soprattutto, trionfi, visto che insieme hanno festeggiato le promozioni in serie C con Pordenone, Padova e Rieti e la conquista dello Scudetto Dilettanti con il club friulano.
“Ho scelto il Trento – queste le parole del 35enne reatino – perché stiamo parlando di un Club importante e conosciuto in tutta Italia, che si contraddistingue per la grandissima organizzazione, la serietà e, soprattutto, perché ha un progetto di quelli che è impossibile non sposare. Non vedo l’ora d’iniziare questa nuova avventura. La continua fame di successi? A me non piace perdere nemmeno se gioco a carte con mia moglie ed è una cosa che ho sempre avuto “dentro”. L’entusiasmo e il gruppo sono le componenti che fanno la differenza quando si va a caccia di un traguardo di alto livello. Mister Parlato? Posso dire di conoscerlo bene: lui è un uomo vero dentro e fuori dal campo, come ce ne sono pochissimi nel mondo del calcio”.
Chi, invece, avrà il compito di tessere le trame nella zona mediana del campo sarà Vincenzo Gatto, playmaker classe 92, reduce da un eccellente biennio con la maglia del Savoia. Poche parole ma molto mirate.
“Sarà la mia prima esperienza lontana dalla Campania, la mia regione natìa – spiega il regista cresciuto nel settore giovanile del Napoli – e la voglia di misurarmi con un altro tipo di calcio è tanta. Detto che la serie D è un campionato molto impegnativo a tutte le latutidini, da parte mia c’è veramente la voglia di lasciare il segno e contribuire alla causa. Che giocatore sono? Sono un regista classico, mi piace muovere tanto il pallone e stare al centro della manovra, ma non mi tiro indietro sicuramente anche nella fase di non possesso palla. Non vedo l’ora di cominciare e non posso che ringraziare la Società, il Direttore Sportivo e l’allenatore per avermi voluto. Cercherò di ripagare la fiducia sul campo”.
Wilfred Osuji è, invece, il classico “tuttocampista” che sa recuperare palloni, far ripartire l’azione, senza disdegnare incursioni nell’area avversaria che, nel corso delle stagioni passate, gli hanno permesso di timbrare più volte il “cartellino”.
“Ho sin da subito capito che il Trento è una Società di grande ambizione e organizzazione – commenta il 29enne nato a Lagos, in Nigeria, e formatosi calcisticamente nel vivaio del Milan -, ma non solo perché ho avvertito attorno a me un ambiente familiare. E, vi posso assicurare, che il fatto di sentirsi immediatamente parte di qualcosa di consolidato e… bello è fondamentale quando l’obiettivo è ambizioso. Sono reduce da una buona stagione a Torre Annunziata con il Savoia, dove ho avuto modo di conoscere e lavorare con mister Parlato. Beh, lui mi ha cambiato la vita, mi ha fatto capire che, anche a 29 anni, c’è ancora tanto da imparare e quando parlo di lui, lo ammetto, mi brillano gli occhi. Per raggiungere traguardi importanti bisogna costruire un gruppo forte, un gruppo “vero”, lavorare sodo e, soprattutto, uscire dal campo – sempre – che si vinca o si perda, con la certezza di aver versato sul campo ogni goccia di sudore”.
Matteo Dionisi indosserà la maglia numero 23, Vincenzo Gatto ha scelto il numero 18, mentre Wilfred Osuji avrà il numero 21.