Dopo un’attesa lunga oltre tre mesi, finalmente in casa Palermo si può festeggiare il traguardo della promozione diretta in Serie C. Caroselli contenuti nella città metropolitana sicula, un po’ perché si è storicamente abituati a celebrare ben altri traguardi, un po’ perché questo delicato momento storico non consente di eccedere nelle manifestazioni di gioia collettive, seppur pacifiche e pienamente legittime.
Tra i primi ad esternare tutta la propria contentezza e i pensieri che caratterizzano un uomo che ha tatuata sulla pelle la maglia rosanero, è stato Capitan Mario Alberto Santana.
L’attaccante argentino, in odore di riconferma per il prossimo campionato di Terza Serie, tra le tante considerazioni fatte, ha anche reso pubblica la decisione della squadra di rinunciare ai 250mila Euro che la Società aveva stanziato come premio per la vittoria del campionato, destinandone 50mila alle famiglie bisognose di Palermo. Un gesto nobile e non di poco conto, riservato ad una Società che si è distinta in positivo in un contesto generale di categoria a dir poco precario.
Santana, che ha ribadito altresì la volontà di chiudere la propria carriera all’ombra del “Barbera”, si è espresso in questi termini all’interno di un’intervista rilasciata a beneficio dei Canali Ufficiali del Club rosanero. Parole che evidenziano lo straordinario spessore morale di un uomo dai valori indiscutibili, profondamente legato al Palermo, alla città e a tutti i tifosi delle Aquile.
“Questa è la vittoria di Palermo e dei palermitani. Credo di aver restituito alla gente di questa città una parte di quello che ho ricevuto in tanti anni a Palermo, provando sempre a dare più del massimo con immenso amore e rispetto per questi colori. Sarò sempre grato a chi mi ha dato la possibilità di poter vivere questo sogno. Avevo detto che questa sarebbe stata la stagione più importante della mia carriera e non mi sono sbagliato, ho imparato più quest’anno che in venti di Calcio professionistico. Sono cresciuto come calciatore e come uomo, tutto ciò è merito della Società e dei miei compagni, che giorno dopo giorno mi hanno insegnato qualcosa. Voglio ringraziarli anche perché non è facile sopportarmi, ma ho cercato con tutto il cuore di trasmettere l’esperienza del mio vissuto calcistico, la passione, la voglia di migliorare ma, soprattutto, il desiderio di essere d’aiuto.
La fine anticipata del campionato ha inevitabilmente causato anche un grande sforzo da parte della Società, che nonostante questo ha sempre mantenuto nei confronti di noi giocatori tutti gli impegni presi, a differenza ad esempio di quanto purtroppo successo a tanti nostri colleghi di altre squadre di Serie D.
Per questo, come d’accordo con tutti i miei compagni, vogliamo anche noi fare la nostra parte per la squadra e per la città che abbiamo l’onore di rappresentare. Intendiamo quindi rinunciare al premio di 250mila Euro messo a nostra disposizione dalla Società per la promozione di quest’anno. Una cifra non dovuta e non prevista inizialmente, ma che la Società ha voluto offrirci a gennaio e riconfermare oggi, nonostante la grave crisi economica post COVID-19, che ha radicalmente cambiato ogni cosa. Un ulteriore e prestigioso spunto per raggiungere l’unico obiettivo che avevamo: vincere il campionato e mettersi alle spalle la Serie D.
In particolare, abbiamo deciso di lasciare 200mila Euro nelle casse della Società e devolvere in beneficienza alle famiglie bisognose di Palermo i restanti 50mila Euro del premio previsto, per dimostrare così, concretamente, il nostro sostegno e la nostra gratitudine. Un premio che, di queste proporzioni, rappresenta già un caso straordinario per la Serie D e non solo.
Considerato il grande trasporto con cui tanti tifosi e sponsor stanno manifestando la propria volontà di rinunciare a eventuali rimborsi, in questo modo anche noi diciamo a gran voce che “non ci tiriamo indietro” e contribuiamo con la nostra scelta “a fare squadra” anche fuori dal campo, per costruire un gruppo sempre più forte. Siamo una famiglia, siamo il Palermo.
Infine, personalmente, mando un grazie colmo d’amore alla mia compagna Federica, il suo sostegno è stato indispensabile in quest’anno così difficile. Dedico questo importante traguardo a lei ed ai miei figli Mia, Mathy, Alis ed Emily. Fondamentale è stato anche il lavoro di tutti i componenti dello Staff che ho il piacere di citare e ringraziare: il Mister con il suo vice, i preparatori, i medici, i fisioterapisti, il team manager ed i magazzinieri. Il mio sogno, adesso, è di concludere la mia carriera da calciatore con questa maglia, ma sicuramente ogni scelta futura verrà concordata con la Società”.