Attraverso un apposito Comunicato Stampa, l’APC Chions ha annunciato la definitiva separazione da Mister Andrea Zanuttig dopo una sola stagione dal suo insediamento sulla panchina gialloblù.
Nonostante l’obiettivo salvezza ampiamente centrato e un piazzamento finale (13º posto nel Girone C di Quarta Serie) più che onorevole, si è giunti al passo d’addio con Zanuttig.
All’interno della relativa Comunicazione ufficiale diffusa dal Club friulano, sono stati specificati anche i nomi dei possibili successori del 54enne tecnico monfalconese. Trattasi di Fabio Rossitto, Andrea Barbieri, Francesco Feltrin e Alessandro Lenisa. La Società di Patron Mauro Bressan ha inoltre puntualizzato che qualunque notizia “ufficiale” verrà diramata soltanto a seguito della riunione del Consiglio Direttivo in programma lunedì 8 giugno, esortando tutti i canali d’informazione, che intendessero divulgare notizie non direttamente confermate dalla dirigenza gialloblù, ad astenersi dalla pubblicazione delle stesse.
Di seguito, il Comunicato Ufficiale poc’anzi diramato dall’Ufficio Stampa dell’APC Chions.
“La Società APC Chions comunica la fine del rapporto di conduzione tecnica con l’allenatore Andrea Zanuttig e il suo collaboratore Stefano Brandolin. Il Presidente Mauro Bressan, unitamente al Consiglio Direttivo, porge a loro i più sentiti ringraziamenti per il lavoro svolto e per l’importante contributo dato al Club.
Contrariamente a quanto apparso su alcuni Siti specializzati, la Società è attualmente impegnata nella nomina di un nuovo tecnico e non ha perfezionato, al momento attuale, alcun accordo.
Contatti in essere sono in corso con i seguenti profili: Fabio Rossitto, Andrea Barbieri, Francesco Feltrin e Alessandro Lenisa.
Qualsiasi notizia ufficiale verrà diramata soltanto successivamente alla riunione del Consiglio Direttivo in programma lunedì 8 giugno.
Inoltre, nel massimo rispetto delle persone e nella tutela della propria immagine, il sodalizio gialloblù esorta chiunque intendesse divulgare notizie, non confermate direttamente dalla dirigenza, ad astenersi dalla loro pubblicazione”.