Carlo Prelli è il nuovo allenatore del Borgosesia: il sodalizio piemontese con un comunicato ha annunciato il trainer per la prossima stagione:
“Il Borgosesia Calcio, comunica di aver affidato la gestione tecnica della prima squadra a mister Carlo Prelli. Nato a Premosello Chiovenda (VB), il 21 febbraio 1973, Prelli vanta una carriera da talentuoso giocatore che lo ha visto mettere a segno 135 reti in 416 gare tra Serie C, Serie D, Eccellenza, Promozione e Prima Categoria. Appese le scarpette al chiodo, resta nel mondo del calcio e per 3 stagioni è coordinatore tecnico del Briga.
Nel 2008, consegue il patentino UEFA B. Passa un anno e approda al Varese dove per 6 campionati è allenatore nel Settore Giovanile, guidando le squadre Pulcini, Esordienti e Giovanissimi. Inoltre sarà anche allenatore in seconda della Primavera. Nel 2015/2016, sarà allenatore in seconda di mister Siciliano allo Sporting Bellinzago, un anno dopo ricoprirà lo stesso ruolo a Gozzano al fianco di Viganò e Gardano. Dopo proseguirà nella Folgore Caratese con mister Siciliano e nella Caronnese con mister Mazzoleni. Lo scorso campionato ricopriva il ruolo di allenatore in seconda di mister Marco Didu e sedeva sulla panchina della Juniores del Borgosesia Calcio, squadra che stazionava in terza posizione in classifica. La Società augura in bocca al lupo a mister Prelli per questa nuova avventura”.
Lo stesso Prelli ha voluto rilasciare le prime impressioni ai microfoni ufficiali del club: “In primis voglio ringraziare il presidente Pizzi e tutta la Società Borgosesia per la fiducia e l’opportunità che mi hanno accordato per allenare la Prima Squadra l’anno prossimo – dichiara Carlo Prelli – . Visto tutto quello che è successo in questi mesi, sicuramente sarà una bella sfida da affrontare, ma proprio per questo motivo sarà ancora più stimolante. Non dimentico il buon lavoro svolto quest’anno a fianco di Marco Didu e dello staff che ci ha portati a raggiungere un buon risultato in stagione. Nel calcio serve lavoro e impegno e per questo motivo metterò il 200% di impegno e lavoro e se non basta anche di più”.