Come detto e scritto più volte il calcio italiano vive un momento molto importante, probabilmente decisivo. C’è chi parla di riforma immediata, altri vorrebbero si facesse entro uno, due anni ma tutti hanno compreso quanto il sistema fatica a reggere 100 club professionistici. Nella settimana scorsa il consiglio direttivo ha proposto la retrocessioni delle ultime squadre di ogni girone Gozzano, Rimini e Rieti, oltre a Rende e Bisceglie per la differenza punti dalla Sicula Leonzio nel girone C, non rendendo quindi possibile la disputa dei playout. Ovviamente questa proposta non piace alle squadre coinvolte, i romagnoli sarebbero retrocessi per differenza reti i piemontesi invece sarebbero a sei punti dalla salvezza diretta. Oltre a questo le compagini che disputerebbero i playout non accetterebbero di giocare una o due partite decisive a distanza di tre mesi dall’ultima gara.
Ricordiamo che le società avevano manifestato la volontà di cristallizzare le classifiche senza retrocessioni. Anche in questo caso il consiglio della FIGC dovrà prendere decisioni in questo senso; difficile ipotizzare quale scelta verrà presa, qualunque decisione venga presa finisce per scontentare qualcuno. In ogni caso riprendere in serie C porterà degli ostacoli burocratici ed economici non da poco, soprattutto nell’applicazione dei protocolli sanitari per poter giocare in sicurezza. Non resta che attendere.