Giorni cruciali per le sorti della serie D. Si attende la conferma della proposta di congelamento delle classifiche dei vari gironi e la conseguente retrocessione delle ultime tre in graduatoria, come proposto dalla Lega in seguito al Consiglio Federale tenutosi la scorsa settimana. Se questa decisione, dovesse diventare ufficiale, il Marina di Ragusa, sestultimo con 28 punti, sarebbe salvo. A tal proposito, il direttore generale Nunzio Calogero, attraverso i canali social del club, ha espresso tutta la propria soddisfazione per la permanenza in D: “Abbiamo sempre espresso massima fiducia e stima – afferma – per le decisioni e le direttive stabilite dai vertici della FIGC e della LEGA in merita alla chiusura anticipata del campionato di serie D e relativi verdetti. In considerazione di ciò, mi preme sottolineare che il traguardo da noi raggiunto, quello della salvezza, ha tutto il sapore di una ricompensa ai nostri meriti ed enormi sacrifici compiuti. Certo, non posso nascondere la mia amarezza per non essere riusciti a completare la stagione in campo, ma sono certo e sicuro che il nostro obbiettivo l’avremmo raggiunto ugualmente. La squadra era in condizione fisica, tecnica e mentale ottimale ed avevamo, secondo calendario, diversi scontri diretti in casa, dopo aver disputato un girone di ritorno eccezionale giocando tutte le partite con le “big” del girone I. Da addetto ai lavori sempre schietto e sincero – continua – sono anche dispiaciuto e capisco la rabbia delle compagini, ultime quattro in classifica al momento del blocco, che non hanno potuto lottare per disputare o conquistarsi un posto tra i play out per la permanenza in D. Ma è anche vero allo stesso tempo, che in tutti i campionati e gironi, dopo trequarti di campionato giocato, i valori in campo e societari, per tanti, svariati e concreti motivi, diventano e devono essere interpretati in maniera evidente, veritiera e reale, a parte qualche rara eccezione che non manca mai. Abbiamo dimostrato ampiamente che l’ASD Marina di Ragusa, con tutti i suoi tanti limiti e margini di miglioramento, non è mai stata l’ultima ruota del carro sia tecnicamente in campo sia come organizzazione societaria. Si tratta di una salvezza storica per la nostra realtà frutto di tanta dedizione e programmazione”.