Torna a parlare il presidente del Foggia Roberto Felleca, rilasciando una interessante intervista ai colleghi di Tuttocalciopuglia.com tocca vari argomenti, da un consuntivo della stagione prima dell’interruzione per il coronavirus, alla possibilità di ripescaggio toccando anche le questioni societarie che stanno animando questi giorni. Ecco le sue dichiarazioni riprese da Tuttoc.com
“Ha rispettato quelli che erano i nostri obiettivi. Abbiamo preso la società da una situazione fallimentare e, come dice la parola stessa, non c’era più nulla, se non un grande pubblico e uno stadio importante. Abbiamo ricostruito l’organigramma con una struttura societaria di tutto rispetto e allestito una squadra da calcio in extremis. Siamo stati protagonisti nel girone di andata, campioni d’inverno a pari punti col Bitonto, poi per una piccola crisi avuta nel mercato di gennaio, dove abbiamo cambiato tanto, siamo scivolati al secondo posto. Ma poi ci siamo rimessi a un punto dalla vetta. Il nostro mercato a gennaio è stato importante, ma lo abbiamo esercitato solo nei costi perché in campo non si è visto a causa dello stop. Sono fortemente convinto che stando a un punto dal Bitonto, con la corazzata costruita in inverno e lo scontro diretto in casa, avremmo comunque confermato un’annata straordinaria. La speranza è quella di festeggiare attraverso il ripescaggio”.
Speranza di promozione- “Per tanti motivi. Partiamo dal fondo perduto pagato in modo oneroso perché identificati come società blasonata: quando paghi 500mila euro più l’iscrizione vuol dire che ti vedono come una società differente rispetto alle altre. Poi il Foggia era a un punto dalla prima, la miglior seconda per media punti, ne abbiamo conquistati più di molte prime classificate (settimi in tutta la D, ndr). E poi il blasone, lo stadio. E aggiungo una cosa.La miglior seconda per danno economico ricevuto, perché oltre ad aver pagato il fondo perduto non abbiamo ultimato la stagione in casa, dove abbiamo avuto appunto un danno economico. Non si può applicare un regolamento standard, perché la stagione prevede trentaquattro partite. E quindi: i club che vincono ogni anno vanno in deroga quando non hanno le strutture a norma, perché è stato applicato anche quest’anno? Non c’è una vincitrice del campionato, c’è un’ammissione, e questa non prevede la deroga”.
Questioni societarie- “La miglior seconda per danno economico ricevuto, perché oltre ad aver pagato il fondo perduto non abbiamo ultimato la stagione in casa, dove abbiamo avuto appunto un danno economico. Non si può applicare un regolamento standard, perché la stagione prevede trentaquattro partite. E quindi: i club che vincono ogni anno vanno in deroga quando non hanno le strutture a norma, perché è stato applicato anche quest’anno? Non c’è una vincitrice del campionato, c’è un’ammissione, e questa non prevede la deroga”.