La scelta di cristallizzare la classifica, promuovere la prima dei nove gironi e retrocedere le ultime quattro, ha creato non pochi dissidi, con tante società sul piede di guerra. Va fatta chiarezza, soprattutto in chiave salvezza. Non tutte le squadre hanno disputato lo stesso numero di partite. Nei gironi A, C e D entra in gioco il calcolo della media punti.
Girone A. Nessun stravolgimento nel primo girone del campionato. In chiave salvezza, l’unica squadra con una partita in meno è il Verbania, penultima forza del girone. Anche calcolando la media punti (0.95) i piemontesi non riuscirebbero a superare il Ghiviborgo, che conclude la stagione con una media punti di 1.04 e la differenza reti maggiore rispetto alla Fezzanese. Vado e Ligorna le altre retrocesse.
Girone C. Discorso identico nel terzo girone, con tutte le squadre ferme a 27 gare disputate, eccezion fatta del San Luigi, penultimo a 21 punti, che ne ha giocata una in più. Confermata la retrocessione (qualora il Consiglio Federale dovesse approvare la richiesta del Consiglio di Lega) per Villafranca, San Luigi, Tamai e Vigasio.
Girone D. Nel quarto raggruppamento c’erano i dubbi maggiori. Se nella parte alta della classifica il Mantova è certo della promozione, in chiave salvezza la media punti è un fattore più che decisivo. Savignanese e Alfonsine, ultima e penultima, retrocedono in Eccellenza, avendo disputato 25 partite a testa. Una in più del Ciliverghe, che chiude con una media punti di 0,91. Bagarre per il quintultimo posto. La classifica premierebbe la Sammaurese, che ha chiusola stagione a 26 punti, uno in più del Crema di Dossena. I cremini, però, hanno disputato due gare in meno. Ecco perché la media punti fa la differenza e premia proprio la squadra allenata dall’ex giocatore del Napoli. Sammaurese 1.04, Crema 1.08. Quanto basta per brindare alla salvezza.