Quando pensi al Follonica Gavorrano – club nato lo scorso anno dalla fusione dei due club maremmani- il pensiero va a Filippo Vetrini autentico deus ex machina del club. Persona schietta mai sopra le righe, un personaggio che conosce come pochi il mondo del calcio e sa come muoversi dimostrando attaccamento alla società, contribuendo in maniera importante la crescita. Attraverso il profilo facebook del sodalizio maremmano si ricordano i dieci anni vissuti insieme, la cui ricorrenza era ieri:
“Era il 19 maggio 2010. Dieci anni di vita, vissuti tutti d’un fiato. Sembra ieri. Ero un ragazzino(calcisticamente parlando)emozionatissimo, anche se cercavo di non darlo a vedere. Ne sono successe di tutti i colori: cinque anni di serie C, cinque di D ad altissimi livelli (a parte questa disgraziata e insolita stagione), un anno di C unica scippata per un soffio in un drammatico play out allo Zecchini, la morte di un grande presidente, oltre che un grande amico come Mario Matteini, due linfomi di Hodgkin alle spalle con il primo che ha rischiato di interrompere prematuramente la mia avventura, grandi vittorie con l’orgoglio di aver contribuito, insieme alla grande famiglia che è la nostra società, a portare il nome di Gavorrano in giro per l’Italia del calcio che conta, grandi amarezze come lo 0-0 con il Cuneo poc’anzi citato, tutti attimi vissuti intensamente, comprese le delusioni che, guardandomi oggi indietro, riescono anch’esse a strapparmi un sorriso. Quest’esperienza entusiasmante mi ha permesso di conoscere tanta gente, di discutere con altrettanta, certamente anche a causa del mio carattere di primo acchito non troppo accomodante. Chi mi conosce bene sa però che non ho portato rancore a nessuno, sperando che gli altri abbiano fatto lo stesso con me: se qualche volta ritengono di essere stati danneggiati da alcune mie decisioni o da qualche mio atteggiamento, approfitto per chiedere scusa. Ringraziare tutti gli allenatori, i calciatori, i dirigenti che hanno condiviso con me questi bellissimi dieci anni sarebbe troppo lungo, ma ognuno sappia che mi ha lasciato un qualcosa di positivo, augurandomi di aver fatto lo stesso con loro. Un grazie di cuore per avermi supportato ma soprattutto sopportato, va ai componenti della splendida famiglia societaria che è il Gavorrano, oggi Follonica Gavorrano: la ragione dei successi per i quali siamo la società di serie D, insieme al Prato, con maggiori presenze nei professionisti degli ultimi dieci anni, sta tutta qua. Quindi un grazie al presidente Paolo Balloni, all’amministratore Enio Biagetti, a Paolo e Tommaso Macii, a Federico Callai, a Marco Cacitti, a Giulio Biagetti, a Massimo Rossi, al Conte di Montecristo, a Paolino Filippin, a Marco Niccolini, a Fosco Borborini, ai nostri tifosi, ai nostri dirigenti e a tutti quelli, nessuno escluso, che quotidianamente contribuiscono a far sì che l’ingranaggio funzioni in maniera perfetta. Ultimi, in ordine di menzione, ma senza nessuna piaggeria primi per la loro generosità, la loro sensibilità e la loro classe coloro che mi hanno permesso di vivere questa meravigliosa esperienza: Luigi e Lorenzo Mansi. Conterà poco, ma sono le due persone che da dieci anni mi fanno alzare la mattina contento di lavorare. Credo che, insieme alla salute, sia il regalo più bello che un uomo possa ricevere. Li ringrazio di cuore. Di solito con questo tipo di riflessioni si chiudono le storie o si fanno gli epitaffi: non è questo il caso. Finché non si stancheranno di me, resterò qua al mio posto, perché per me, domani sarà come il primo giorno. “Torno domani. Con lo stesso entusiasmo”.