Qualcuno ci spieghi perchè hanno aspettato il 20 maggio per mettere la parola fine a questo campionato di serie D. Alt. Lungi da noi fare i giudici e i professori. Lasciamo ad altri questo compito. Ma quando due mesi fa abbiamo detto che l’unica cosa da fare era concludere la stagione qualcuno ha storto il naso, altri – spesso con profili falsi – ci hanno insultato, altri ancora hanno capito il nostro punto di vista. Che vi rispiego, mettendo la mia brutta faccia in primo piano e non nascondendomi dietro un profilo fake. Innanzitutto per una questione legata alle strutture. Quante società in serie D possono disporre di più campi per far allenare i giocatori a gruppi? Alcuni, purtroppo, e non è di certo colpa delle società, non dispongono nemmeno di uno stadio agibile in cui giocare, figuriamoci uno o più campi di allenamento. Non nascondiamoci. L’altro discorso è prettamente economico. Si giocherebbe senza tifosi, a porte chiuse. Tradotto: senza sponsor, senza incasso di botteghino, le uniche entrate nelle casse di società dilettantistiche. Che avrebbero dovuto pagare gli stipendi (la maggior parte di queste spesso non lo fa durante stagioni regolari, figuriamoci ora) e allo stesso tempo pagare tamponi costanti per garantire sicurezza agli atleti. Bastava fare i conti due mesi fa per capire quello che vi abbiamo sempre detto. Ma non siamo qui per prenderci elogi. Non ci interessa. Alcuni punti da analizzare, tre per l’esattezza: Gravina-Sibilia, verdetti, futuro.
Gravina-Sibilia. Un presidente ha mostrato coerenza dal primo giorno, ovvero Cosimo Sibilia, un altro, Gravina – che stimo particolarmente – si è lasciato trascinare dall’insicurezza di Politica e società. Fino ad oggi. Non è mai troppo tardi. Il numero uno del nostro calcio ha deciso lo stop della D, rimandando ogni decisione sui verdetti (perchè?). Sibilia non ha potuto fare altro che accettare, uscire e rimandare tutto a Gravina. Una vittoria personale Sibilia l’ha ottenuta e riguarda la bocciatura di tutte le proposte avanzate nei giorni scorsi da Ghirelli e dai club di C (che caos!). Escluso il blocco delle retrocessioni dalla C alla D e di conseguenza ci saranno le promozioni dalla D alla C…
Verdetti. Eccoci qui. Quante critiche oggi per un articolo pubblicato. Ribadiamo e sottolineiamo ciò che abbiamo scritto e vi spiego perché. Innanzitutto perché appunto l’esclusione del blocco delle retrocessioni dalla serie C apre quindi alle promozioni. Con il campionato sospeso, secondo voi chi va in serie C? Ve lo diciamo noi: le prime dei nove gironi. Spumanti in frigo ancora per poco per Lucchese, Pro Sesto, Campodarsego, Mantova, Grosseto, Matelica, Turris, Bitonto e Palermo. Tranquilli, lo stapperete, anche al cospetto di chi oggi si erge pure a insegnante di giornalismo (la nostra umiltà ci porta ad ascoltare ed eventualmente accettare i consigli di tutti, sempre con educazione). Escluso anche il blocco dei ripescaggi, anche perché vorremmo chiedere a Ghirelli come si fa a sapere a priori che tutte le squadre si inscriveranno regolarmente al prossimo campionato… In questi giorni pubblicheremo la lista delle squadre maggiormente accreditate al ripescaggio. Il Foggia, SECONDO NOI, ha buone chance, visto che ce lo chiedete in tanti.
Futuro. E’ questo che ci preoccupa. Oggi bisogna fare rete. Serve una mano alle società, soprattutto a quelle oneste, quelle che si impegnano sempre e comunque a rispettare accordi presi. C’è anche da dire che le società non hanno incassato gran parte degli sponsor, ma allo stesso tempo non hanno speso gran parte dei soldi in stipendi, affitti e compagnia bella.
Salvate la serie D, è un patrimonio.