In un momento così particolare e doloroso che ha colpito la Nazione, non è facile parlare di calcio giocato: la Redazione di TuttoSerieD, ha intercettato Alessio Magnone, direttore sportivo, per capire il suo punto di vista in merito a questa situazione e soprattutto per il nuovo format che potrebbe cambiare il calcio: “Sono totalmente d’accordo con il nuovo format: accontenta quasi tutti, soprattutto i presidenti, anche perché come si vede non riescono a mantenere un club in C con questi costi”.
STAGIONE – “Sono per il blocco delle retrocessioni, soprattutto nel Girone H dove nei play-out si trovano tre squadre a pari punti, per non parlare del Francavilla penultimo che si trova due punti sotto. Purtroppo poi ci siamo trovati in questa situazione, la pandemia era inaspettata: è giusto che le prime due vengono promosse”.
LIVELLO ECONOMICO – “Sotto il punto di vista economico ci sono stati dei danni, che si ripercuoteranno nella prossima stagione: spero che vada in porto il nuovo format, con la speranza che ci sia una maggiore tutela per i calciatori. E’ impossibile che non ci sono tutele per questi ragazzi, e questo mi dispiace, soprattutto per loro e per gli addetti ai lavori che ad oggi non stanno prendendo quanto pattuito. I club di D sono capitanati da imprenditori o piccoli imprenditori che per passione portano avanti dei progetti, questa passione per il calcio. E se ad oggi vengono meno le loro aziende, tutto si ripercuote nel mondo del calcio. Vadano fatte diverse riforme affinchè vengano tutelati un po’ tutti. Quando sento parlare alcuni addetti ai lavori, che vorrebbero una nuova Serie C o la vecchia C2, è un po’ da folli: bisogna ridurre i costi al massimo per dare spazio a chi vuole investire nel calcio per permettere la retribuzione a tutti quanti”.
GRAVINA – “L’esperienza di Gravina è stata importante, ho trovato una persona come il dg Costantiello con cui mi sono trovato a meraviglia, perché ci accomuna questa passione per il calcio a 360áµ’ anche in maniera aziendalista che è un lavoro. Abbiamo lavorato con grande serenità e ad oggi ci siamo lasciati tranquillamente. Se ne riparlerà più in là. Non nascondo che c’è stata qualche offerta da parte di alcune squadre e sto valutando. Voglio precisare che non è l’aspetto economico che importa, quando lavoro per un club mi piace dare anima e cuore”.
INTERESSE TARANTO – “Questo ipotetico interesse del Taranto mi lusinga: a me interessano i progetti e non il blasone del club, vorrei lavorare come si deve. Ho avuto il piacere di conoscere il presidente Giove, persona perbene e intenditore di calcio. Ad oggi non ho avuto nessun contatto”.