Giuseppe Galderisi. ha vissuto un rapporto speciale con la Lucchese e la “Città delle mura” quando i rossoneri erano in serie C. Il tecnico, attualmente alla Vis Pesaro è stato interpellato dai colleghi della Gazzetta Lucchese. Nella lunga intervista si è parlato naturalmente del momento che stiamo vivendo, della possibile ripresa, e un saluto ai tifosi rossoneri con cui ha avuto un ottimo rapporto nel periodo in cui guidava il club toscano nei professionisti.
“Noi siamo andati in quarantena anche prima del decreto perché un nostro giocatore era stato trovato positivo al coronavirus. Io sono da un mese e mezzo a casa con mio figlio a Padova, è un momento complicato ma sono positivo e fiducioso che ne usciremo. Con le giuste attenzioni ripartiremo tutti”.
Possibile ripresa- ” Tutte le attività devono ripartire, ovviamente con i giusti accorgimenti. Questo virus ci ha messo in ginocchio in tutto e per tutto e soprattutto mentalmente, ma dobbiamo tirarci fuori da questa situazione. Giustamente dobbiamo seguire le indicazioni delle autorità ma bisogna rimettere in moto tutto, anche il calcio, a partire dalla Serie A”.
Protocolli sanitari in C e D- “Tutto si può fare, è difficile ma c’è grande entusiasmo e con la responsabilità che abbiamo dimostrato fino ad ora sono convinto che si possa ripartire. Io sarei pronto anche a giocare a luglio o agosto, bisogna solo adottare le precauzioni giuste e avere un indirizzo forte dalle istituzioni”.
I Ricordi della Lucchese- ” Lucca mi è rimasta nel cuore, ho sempre in mente le facce e le immagini delle persone, dei tifosi, e anche dei giornalisti come lei. È rimasta un po’ di delusione perché avevamo fatto un gran lavoro e poi a gennaio la squadra è stata smantellata per problemi economici della società che comunque non sta a me giudicare. Lucca mi ha sempre dato grandi emozioni già da quando giocavo nel Padova e ho capito perché quando sono stato a Lucca come allenatore”.