In un momento così particolare e doloroso che ha colpito la Nazione, non è facile parlare di calcio giocato: la Redazione di TuttoSerieD, ha intercettato uno dei protagonisti del Girone A, Daniele Melandri, attaccante del Chieri per capire il suo punto di vista in merito a questa situazione: “Mi ritengo tra i fortunati vista la pandemia che c’è, a livello di salute io e la mia famiglia stiamo bene e già è una cosa importante. A livello sportivo e non solo è un bel problema: speriamo che possa passare tutto in fretta anche se è un po’ che lo diciamo, per riprendere la vita di tutti i giorni. Cambierà qualcosa nello stile di vita”.
RIPRESA – “La speranza era di quella di ripartire: ad oggi la vedo improbabile per la nostra categoria, e soprattutto per noi sarebbe complicato. Questo anche per essere più tutelati a livello economico, poter giocare e guadagnarsi gli ultimi stipendi. Se non si dovesse ripartire, sarebbe un problema qualsiasi scelta: o se venisse cristallizzata la classifica, o allo stesso tempo se si dovesse ripartire più avanti, la stagione successiva verrebbe rovinata. Anche in caso di eventuali promozioni o retrocessioni, ci saranno gli scontenti considerando chi ha investito a dicembre e chi nel girone di ritorno stava scalando la classifica. Soprattutto non vorrei che si passasse tutta l’estate in tribunale, per ricorsi e contro ricorsi. E’ difficile per chi dovrà prendere la decisione: la mia speranza è che possa ripartire tranquillamente la prossima stagione in un modo quantomeno normale. Sicuramente ci saranno tante società in difficoltà che non riusciranno ad iscriversi”.
STIPENDI – “Si può considerare la D un professionismo ed è difficile trovare un doppio lavoro. A livello economico e di contratto non siamo tutelati come i professionisti. Giocando a Chieri sono fortunato, ogni mese puntualmente venivano pagati gli stipendi e in questo momento anche il presidente è in difficoltà a livello lavorativo: molte altre società sono indietro con i pagamenti, a noi mancherebbe solo marzo. Questo è un problema, in quanto con questo contratto sfamo la famiglia e alla lunga lo sarà. I rischi sono molteplici: con diversi calciatori senza stipendi per diversi mesi, e le mancate iscrizioni ai successivi campionati. Diverse squadre non iscritte, porterebbe ad un maggior numeri di calciatori senza lavoro. La speranza che si possa trovare un accordo per venirsi incontro e possa accontentare in parte un po’ tutti”.
STAGIONE – “A livello contento per quanto fatto fino ad adesso, mi dispiacerebbe non concludere queste 9 partite perché potevo segnare qualche altro gol che avrebbe consentito al Chieri di migliorare la stagione attuale, ma mi avrebbe messo anche in una posizione diversa a livello contrattuale il prossimo anno. Essendo arrivato a fine febbraio a 12 gol e 8 assist, penso positiva. A livello del Chieri, siamo partiti tra le favorite del Girone, anche se la squadra non era così attrezzata per arrivare fino al fondo: a fine novembre eravamo messi bene in classifica, poi abbiamo avuto un calo dovuto a diversi infortuni e non essendo in tanti a livello di over, l’abbiamo subita. Nel girone di ritorno abbiamo alternato vittorie e sconfitte, e ci ritroviamo a metà classifica, che forse rispecchia le potenzialità della squadra. A dicembre sono state fatte delle scelte prendendo dei giovani, e li abbiamo valorizzati. La speranza iniziale, avendo puntato su di un allenatore che ha vinto tanto e ha lottato sempre per vincere, sicuramente era un’altra”.
MESSAGGIO – “La speranza è quella di poter concludere la stagione per poter dare nelle partite casalinghe qualche gioia in più e che il presidente possa riprendere a lavorare normalmente con le sue aziende, puntando a campionati di vertice con il Chieri anche già dal prossimo anno. E’ un momento difficile per tutti, la speranza è che la Serie D possa essere sempre competitiva e prima o poi, sarebbe giusto che venga considerato come un campionato professionistico, visti i vari impegni che si hanno. Un po’ più di tutela: partendo dalla Serie A noi saremmo l’ultima ruota del carro a ripartire, e ci rimetteremmo più noi soprattutto a livello economico.
Ringraziamo Daniele Melandri e l’ufficio stampa del Chieri per la disponibilità e cordialità mostrata ai nostri microfoni.