In un momento così particolare e doloroso che ha colpito la Nazione, non è facile parlare di calcio giocato: la Redazione di TuttoSerieD, ha intercettato uno dei protagonisti del Girone H, Giuseppe Chiaradia, centrocampista dell’FBC Gravina, per capire il suo punto di vista in merito a questa situazione. Di seguito le sue dichiarazioni: “Non vediamo l’ora che finisca presto questo periodo e ritorniamo alla vita normale, anche se per il momento sono un po’ negativo vedendo i numeri in Tv. La speranza, però, è l’ultima a morire!”.
RIPRESA E STIPENDI – “Credo e vorrei che il campionato possa volgere al termine, come sostiene il presidente della LND, sempre se ci sono i presupposti per concludersi, ovviamente in condizioni di sicurezza, con strutture sanificate e quant’altro. Mancano 8 partite, quindi 2 mesi, tra chi ha da dire la sua in ottica promozione e chi deve raggiungere l’obiettivo della salvezza. Sappiamo tutti che se il campionato non dovesse riprendere, tutti noi siamo in netta difficoltà. Nei dilettanti si fa fatica, qui a Gravina siamo fortunati perchè quello che promettono a inizio anno, lo portano a termine con tutte le difficoltà del mondo, ma ci sono anche tante realtà diverse e se le cose non vanno come sono state progettate, iniziano a saltare i piani e non viene mantenuto quanto promesso, e in tanti non pagano, anche perchè il campionato di D è un semi-professionistico. Sei chiamato ada andare in ritiro, a fare doppie sedute in settimana, quindi non è possibile fare altri lavori. Se si dovesse giocare a porte chiuse, introiti non ce ne sono, e c’è il rischio anche che molti sponsor possano fare un passo indietro. L’obiettivo principale è tornare alla nostra vita normale“.
STAGIONE – “Abbiamo fatto un campionato altalenante, e magari con più continuità potevamo giocarcela per i playoff. Sono un po’ rammaricato per questo, la squadra è buona, però siamo in linea con le nostre aspettative. A livello personale sono partito bene, con il gol al Nardò in campionato e in coppa al Cerignola. Dopo la partita di Foggia, si è invertita la rotta: ho preso un’espulsione assurda con l’arbitro che scrisse sul referto che l’avevo offeso rincorrendolo, e per questo motivo ho preso 3 giornate. Ma non è assolutamente vero! Poi dopo il rientro dopo due giornate mi stiro il fianco, poi la partita dopo il Taranto un altro piccolo infortunio. E’ stato un anno particolare, e speravo di ripetermi dopo la scorsa stagione”.
MESSAGGIO – “Spero che tutti noi facciamo la nostra parte, rispettando le regole che ci sono state date e solo così potremmo tornare alla normalità quanto prima”.
Ringraziamo Giuseppe Chiaradia e l’ufficio stampa dell’FBC Gravina per la disponibilità e cordialità mostrata ai nostri microfoni.