Lo sport ai tempi del Coronavirus. La crisi che ne viene fuori è spaventosa, in termini di calendario e ovviamente anche di bilancio. Partiamo dall’aspetto prettamente sportivo e organizzativo. Un plauso d’obbligo alla Lega Nazionale Dilettanti. Con Cosimo Sibilia che sin da subito ha cercato di mettere ordine. Inizialmente con il rinvio delle prime gare, quando nei piani più alti si discuteva ancora se giocare a porte chiuse o a porte aperte. Un passo avanti sempre, nelle decisioni e nelle parole, ma adesso al numero 1 del calcio dilettantistico spetta la scelta più difficile: quella definitiva. Capire se questo campionato potrà proseguire o meno. Complicato, se non impossibile, visto il numero di partite da giocare, vista soprattutto l’incertezza che ruota attorno all’emergenza coronavirus, motivo per cui, oggi, sembra davvero utopia immaginare il completamento della stagione. Intanto ufficiale l’estensione del blocco delle attività fino al 13 aprile, in linea con le decisioni del Governo. L’altra grana per la Lnd riguarda l’aspetto economico. Tante società rischiano il collasso, tra sponsor che vengono a mancare, incassi match azzerati e introiti vari bloccati. Occhio però, perché sarà fondamentale distinguere onesti e furbi. La situazione coronavirus non sia un alibi per quelle società che anno dopo anno si permettono il lusso di non pagare gli stipendi, di non rispettare accordi presi e parole date. Succede ogni anno, sempre, e i giocatori lo sanno. Lì sarà fondamentale l’operato della Lega, che guarda al futuro, forse sempre più prossimo.