Momento di assoluta incertezza per quanto riguarda lo sport, con il mondo del calcio che sta cercando di capire se, e come, poter tornare alla normale (o quasi) attività agonistica. La speranza di alcuni, ovviamente, sarebbe quella di riuscire a concludere la stagione sul campo, magari facendo slittare il tutto nei mesi estivi. Tante, però, sono le difficoltà da affrontare ed analizzare, soprattutto in una categoria ben lontana dal mondo del professionismo, con tutti i problemi che ne conseguono, in primis economici.
A tal proposito, è intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport il presidente del Città di Anagni Simone Pace, imprenditore classe ’77 alla guida del club ciociaro dallo scorso novembre, dopo che ne aveva ereditato il posto dalla dimissionaria Maria Teresa Gratissi. Tra le tante cose raccontate al quotidiano romano, ha ribadito come l’importante, al momento, sia tutelare l’incolumità dei tesserati, sia per quanto riguarda la prima squadra che la scuola calcio. Il futuro, però, è ancora tutto da decifrare, tanto che lo stesso numero uno dei biancorossi ha dichiarato “che ci si deve attenere a quel che dice il regolamento, perché in qualsiasi regolamento c’è un punto in cui si parla di eventi straordinari che non consentono più il regolare svolgimento della competizione.” “In ogni caso” – ha aggiunto – “spero che il Consiglio Federale tenga conto di diversi fattori, come la ripresa economica che, di riflesso, influirà sulle società sportive. Non possiamo dare spazio a ipotesi troppo fantasiose, siamo nel dilettantismo e non ci si può paragonare a campionati professionistici. Dobbiamo fare i conti con la realtà.” Sul fatto se sia giusto o meno che la stagione venga decisa esclusivamente sul campo e non a tavolino, il presidente ha espresso un giudizio altrettanto netto, dato che, a suo parere, “già ora non ci sono più i tempi per concluderla. Il principio di un campionato, come nella vita, deve essere quello di mettere tutti nelle stesse condizioni di giocarsi le proprie carte, senza figli e figliastri. Sarebbe saggio ripartire da zero a settembre”.
Parlando più nello specifico della situazione in casa Città di Anagni, Pace conferma che i ragazzi, seppur in maniera autonoma, stanno continuando ad allenarsi, grazie ad un “costante collegamento tra staff tecnico e atleti per cercare di mantenere una buona condizione di forma. Mancherà il ritmo partita, ma a fare la differenza sarà sicuramente la testa dei giocatori. Abbiamo tutti ragazzi in gamba.” Infine, per quanto riguarda l’annosa questione stadio, che da tempo costringe i biancorossi a disputare le gare interne lontano dalla Città dei Papi, con conseguente perdita in termini economici e di sostegno del pubblico, il presidente ha affermato che i lavori di rinnovamento del “Del Bianco” dovrebbero concludersi a fine estate, con la speranza di poter, finalmente, tornare a casa, a distanza di tre anni dall’ultima volta.