In un momento storico drammatico per la nostra nazione, alle prese con una pandemia che continua ad imperversare e mietere ogni giorno centinaia di vittime, parlare di Calcio giocato appare, allo stato, un irresponsabile azzardo oltre che una circostanza decisamente fuori luogo.
La Redazione di TuttoSerieD, ha ritenuto opportuno dare voce ad alcuni protagonisti legati al vasto e variegato mondo della Quarta Serie. Un modo, questo, per conoscerne il relativo pensiero rispetto alle tematiche più attuali, delicate ed importanti che riguardino da vicino il sistema Calcio dilettantistico.
Ad intervenire in Esclusiva ai nostri microfoni, l’estremo difensore del Biancavilla, Loris Genovese.
Il 19enne talento siracusano, autore di un’ottima Stagione in maglia gialloblù, impreziosita dall’aver collezionato ben undici clean-sheets nelle ventitré gare disputate in Campionato, ha gentilmente concesso alla nostra Redazione la seguente intervista.
Loris, l’intera nazione sta vivendo un periodo storico drammatico, probabilmente senza precedenti. Costretti a stare chiusi nelle proprie abitazioni, anche i Calciatori, professionisti e dilettanti, hanno dovuto cambiare radicalmente le proprie abitudini quotidiane. Personalmente, come stai vivendo questo momento così delicato? Qual’è il tuo pensiero rispetto a ciò che attualmente sta avvenendo nel mondo?
Stiamo vivendo una situazione drammatica a livello sportivo, ma soprattutto sotto l’aspetto economico e sociale, in Italia e in moltissimi altri Paesi nel mondo. Per noi Calciatori, attraversare un periodo del genere, non è il massimo. Abituati ad allenarci continuamente e a scendere in campo nel weekend, viviamo questa fase con notevole sofferenza. Per quanto mi riguarda, sto approfittando di questa sosta forzata per rilassarmi un po’ e per godermi la famiglia, cosa che durante la Stagione ho potuto fare raramente vivendo a molti chilometri di distanza da loro.
Sembra oramai assodato che la Stagione calcistica sia giunta al termine anzitempo. Quel che appare evidente, è che non sussistano minimamente le condizioni sanitarie, tecniche, mentali e non solo, per riprendere l’attività agonistica in tempi brevi. Qual’è il tuo punto di vista in questo senso? Credi che non ci sia più la possibilità di scendere in campo? O pensi che sia ancora legittimo sperare che si possa concludere la Stagione, scendendo in campo entro il 30 Giugno o magari, in maniera illogica, in estate inoltrata?
La volontà di tutti noi è quella di tornare in campo il prima possibile, ma ovviamente dobbiamo guardare in faccia la realtà e sono dell’avviso che non ci siano più le condizioni per andare avanti quest’anno. Un discorso che riguarda ancor di più noi appartenenti al mondo dei dilettanti, che siamo molto meno controllati rispetto ai Calciatori professionisti. La possibilità di concludere la Stagione in piena estate è concreta, ma allo stesso tempo molto complicata da realizzarsi. Non credo sia lecito andare oltre il 30 Giugno, non solo perché i nostri contratti scadranno in quella data, ma anche perché ciò comporterebbe un notevole ritardo sull’inizio della prossima Stagione. Verso la fine di Luglio, in genere, iniziano i vari ritiri precampionato e quindi, ipotizzare la fine di questo Torneo oltre il 30 di Giugno, è veramente complicato.
Allo stato attuale, oltre alle legittime preoccupazioni dovute alla pandemia in corso e al dispiacere di non poter più eventualmente competere sul campo per i rispettivi obiettivi, la “paura” più grande che accomuna i Calciatori, specie quelli militanti in categorie dilettantistiche, è quella di dover fare i conti con le difficoltà economiche derivanti da questo dramma socio-sanitario. Sono in tantissimi a non percepire lo stipendio da molto tempo, vivendo nell’incertezza più totale legata al presente e al futuro proprio e delle rispettive famiglie. Cosa senti di dire a questo proposito? È davvero così grande e diffusa la “paura” di una crisi economica che travolga sin da subito l’intero movimento?
Noi dilettanti non possiamo contare su dei contratti di un certo tipo, che ci tutelino sotto tutti i punti di vista. Riceviamo più che altro dei rimborsi spesa che allo stato attuale, tra l’altro, non ci vengono più corrisposti. La preoccupazione di ricevere forse sette mensilità invece di dieci, c’è e sarebbe ancor più concreta in caso di mancata ripresa dell’attività agonistica. Non essendoci delle scadenze fisse, viviamo nell’incertezza più totale. E se magari aspettiamo già qualche rimborso precedente al momento dello stop, fermarci del tutto vorrebbe dire non percepire più nulla chissà fino a quando. Per chi ha delle famiglie con dei figli da mantenere, con scadenze fisse da rispettare, è una situazione insostenibile. Quindi, di timori in questo senso ne viviamo tanti e il futuro si immagina ancor più difficile per via della crisi economica a cui quasi certamente andremo incontro.
Sono numerosi gli addetti ai lavori convinti che, a partire dalla prossima Stagione, moltissime squadre dilettantistiche siano destinate a scomparire del tutto. I Calciatori dilettanti nel loro complesso, intesi come una vera e propria categoria sociale, si sentono sempre più soli, maltrattati e non tutelati. Questo è il pensiero della quasi totalità dei tuoi colleghi. La pensi anche tu in questa maniera? Se Governo e LND non dovessero intervenire pesantemente sul sistema Calcio dilettantistico, quali pensi siano i reali rischi a cui vadano incontro Società e Calciatori?
La possibilità che nella prossima Stagione molte realtà dilettantistiche non si iscrivano ai vari Campionati, è assolutamente concreta. Presidenti, imprenditori e finanziatori abituali, saranno inevitabilmente colpiti dalla crisi che attende tutti quanti noi, quindi immagino che molte risorse solitamente destinate al Calcio verranno meno. Salvaguardare le rispettive aziende o le attività lavorative e produttive di ognuno, avrà giocoforza la priorità su tutto. Per questo sono convinto che il Calcio italiano, purtroppo, vedrà sparire diverse realtà, soprattutto dilettantistiche.
Si parla comunemente di “Stagione falsata” in caso di Campionato deciso a tavolino e di “annata sportiva ancor più falsata”, qualora si scendesse a breve e forzatamente in campo, costringendo migliaia di Calciatori e addetti ai lavori ad un rischio immane. Tutto questo, in un momento in cui la condizione fisica di ogni atleta, è tornata a livelli da precampionato o quasi, visto che da circa un mese e mezzo siano tutti completamente fermi. Qual’è il tuo pensiero a tal proposito?
Qualora non si dovesse più tornare in campo, sicuramente non avrebbe senso annullare la Stagione. La soluzione più corretta da adottare penso sarebbe quella di congelare l’attuale classifica, convalidando gli esiti concretizzati dopo ventisei Giornate. A mio avviso si è disputato un numero di Turni sufficiente per emettere determinati verdetti. Se il Palermo è primo in questo momento significa che lo ha meritato, altrettanto per chi si trovi sul fondo della classifica. Dopo ventisei Giornate i valori sono oramai definiti, quindi convalidare questa classifica non sarebbe affatto scandaloso, anzi. Chiaramente mi dispiacerebbe per le squadre che erano in lotta per il vertice o per salvarsi, però credo che optare per questa soluzione sia anche il modo per creare meno malcontento possibile. E poi, tornare in campo dopo circa due mesi di stop, sarebbe complicato per chiunque. Non si può pensare di riprendere senza prima effettuare una mini-preparazione, dopo la quale scenderemmo in campo con le gambe inevitabilmente pesanti, con altissime probabilità di giocare ogni tre giorni. Se così dovesse essere, immagino un finale di Campionato molto, molto difficoltoso.
In caso di chiusura anticipata della corrente Stagione, avranno indubbiamente un compito difficilissimo coloro i quali saranno chiamati a decidere le sorti e l’epilogo dei vari Campionati. Quale formula pensi sarebbe più corretto adottare? E per quanto concerne promozioni dalla D alla C e retrocessioni dalla D in Eccellenza, quale sarebbe, a tuo avviso, lo scenario più giusto e meno “indolore” per cui si dovrebbe optare? Loris Genovese, cosa suggerisce di fare per chiudere la Stagione nella maniera più corretta, “giusta” e meno polemica possibile?
È innegabile che ai vertici della LND spetti una decisione molto difficile da prendere ed è certo che qualunque direzione si prendesse ci sarebbero squadre e Calciatori soddisfatti, altri molto meno. Noi possiamo solo confidare nel buon senso della Lega, sperando prenda la decisione più opportuna possibile, mettendo in primo piano sempre e comunque la salvaguardia della salute di ognuno di noi e non le necessità legate allo spettacolo in se’ e alle logiche del denaro. Come ho detto prima, mi auguro che venga congelata l’attuale classifica, perché tornare in campo a breve sarebbe davvero troppo rischioso e perché l’annullamento della Stagione significherebbe veder vanificato ogni sforzo prodotto ed ogni sacrificio fatto da tutte le Società. Mi rendo conto che la decisione più difficile riguardi le squadre in lotta per Play-Off e Play-Out, ma sono certo che la Lega prenderà la strada più corretta nel rispetto di tutti.
Parlando per un attimo delle dinamiche strettamente legate al terreno di gioco: nonostante la tua giovanissima età, ti sei reso protagonista di una splendida Stagione, collezionando la bellezza di undici clean-sheets in ventitré gare ufficiali disputate. Volendo produrre un bilancio della tua personale Stagione, senza ovviamente dimenticare che ci sarebbero ancora otto gare da giocare, come giudicheresti il tuo rendimento nel complesso?
È una Stagione che, al di là di quello che sarà l’epilogo, rimarrà per sempre impressa dentro di me, perché è stata la mia prima nel mondo dei “grandi”. Ho avuto modo di conoscere persone splendide, dai compagni, ai tecnici, ai componenti dei vari Staff. Undici clean-sheets in ventitré partite credo siano qualcosa di estremamente positivo, soprattutto al primo anno di Serie D. C’era un po’ di scetticismo, all’inizio, nei miei confronti, vista la statura non elevatissima, ma alla fine credo di aver dimostrato umilmente di poterci stare in questa Categoria.
Con il “tuo” Biancavilla, sino al momento dello stop alla Stagione, avete condotto un ottimo Campionato, specie considerando lo status di neopromossa collocata in un Girone difficilissimo, uno dei due/tre raggruppamenti più complicati dell’intera Serie D. Al momento dell’interruzione dell’attività agonistica, nonostante una leggera flessione nell’ultimo periodo, eravate praticamente a centro classifica con un rassicurante +7 sulla zona Play-Out. Con altre otto gare da disputare, c’erano tutti i presupposti perché questa Stagione si concludesse in maniera ancor più esaltante e adesso invece, il destino vostro e di tutte le altre Società, non è più nelle vostre mani ma in quelle degli Organi Federali. Pensando alla tua squadra, al di là di quanto stia accadendo oggi nel mondo, quali sono le tue sensazioni e i tuoi pensieri rispetto all’epilogo di una Stagione che non ha ancora espresso alcun verdetto? Ai tuoi compagni, ai tifosi e a tutto l’ambiente gialloblù, c’è qualcosa che senti di dire in particolare?
Con il Biancavilla abbiamo disputato un’ottima Stagione, anche se è stata un’annata sportiva dai due volti, per noi. Nella prima parte siamo stati assoluti protagonisti, siamo stati fino a Novembre secondi in classifica, ci siamo tolti la soddisfazione di eliminare il Palermo dalla Coppa Italia di Serie D e ce la siamo giocata un po’ con tutti. A margine della sosta invernale c’è stato un ricambio al vertice del Club, alcuni Calciatori sono andati via e abbiamo affrontato la seconda parte di Stagione e fino allo stop, con un organico dall’età media nettamente inferiore, con una rosa più giovane e meno esperta ed è stato per questo che abbiamo fatto meno punti rispetto all’inizio. Però siamo a +7 sulla zona Play-Out, in questo momento saremmo ampiamente salvi e quindi perfettamente in linea con gli obiettivi di inizio anno, anzi, abbastanza al di sopra di ogni aspettativa. A tutto l’ambiente gialloblù e ai miei compagni voglio rivolgere un immenso Grazie per quest’annata fantastica. Non sappiamo ancora se questo Campionato sia finito oppure No, ma voglio ringraziare tutti sin da ora, perché sul mio cammino ho incontrato solo persone meravigliose e ci tengo tanto a ringraziarle pubblicamente.
Si ringraziano Loris Genovese e l’A.S.D. Calcio Biancavilla 1990, per la cortese disponibilità concessa alla Redazione di TuttoSerieD.