Proviamo a fare un po’ di chiarezza, in un momento aspramente complesso e drammatico. Il nostro compito è quello di aggiornarvi e indagare, informarci per informare. Lo abbiamo sempre fatto. A volte ci siamo riusciti, altre no. Ma se c’è un segnale che abbiamo sempre dato è la correttezza. Possiamo aver sbagliato un’esclusiva di mercato, usato un accento in più e un apostrofo in meno, ma nelle nostre intenzioni non c’è mai stata quella di prendere in giro i nostri lettori. Che siano tesserati o tifosi. E anche in questo caso è quello che vogliamo fare. Tante polemiche per cosa? Per un articolo scritto e poi rimosso? Vi spieghiamo il perché, anche se bastava chiederlo. Come tanti hanno fatto, a differenza di atri che hanno messo in mezzo valori che non hanno nulla a che fare con la vicenda. Il motivo è semplice. Argomentare ancora di più il tutto ed evitare caos – visto che ieri non è bastato – nel rispetto di chi sta affrontando la partita più complessa: quella contro questo maledetto Coronavirus. Oggi sfidiamo qualcuno a dire che questo campionato sarà terminato regolarmente. Bisogna fermarsi un attimo e ragionare. Tutti lo vorremmo. Innanzitutto perché parlare di calcio giocato è ciò che amiamo fare. Poi perché pensare ad una ripresa del campionato ci permette di immaginare una ripresa immediata ed efficace da questo momento drammatico. Ma bisogna fare i conti con la triste realtà. I numeri crescono, purtroppo, e quando si registra un calo di morti e contagiati è solo di qualche decina di unità. E’ un chiaro segnale che dobbiamo ancora stringere i denti e superare insieme, uniti, questa fase storica del nostro tempo. Serviranno i tempi supplementari prima di vincere questa battaglia. Basta fare due calcoli per capire da soli che non ci sono le condizioni per completare la stagione, anche se tutti lo vorremmo. Un plauso alla LND, per essere stata la prima e la più coerente, ad oggi, nell’affrontare questo momento. Il presidente Sibilia da subito ha provato a trovare la quadra del cerchio, aggiornando calendario e fermandosi in tempo, nell’attesa di nuovi sviluppi. Che ancora non sono arrivati. Proprio per questo va elogiata la capacità di prendere una decisione sin da subito, al contrario di quanto fatto nei piani più alti, dal Cio alla Lega di A. Ma non è questo il momento dei giudizi. Non possiamo permettercelo, non adesso. Ma torniamo all’argomento principale. La fine del campionato. Non ci sono i tempi, a meno che la Lega non pensi a soluzioni alternative. Quali? I play-off per la promozione? Non sarebbe corretto, visto che la maggior parte delle prime in classifica ha un cospicuo vantaggio sulle inseguitrici. Annullare il campionato? Ipotesi ancora più improbabile. Ma non spetta a noi decidere il da farsi. L’unica cosa che possiamo fare è guardare il calendario e pregare che questa emergenza finisca quanto prima, per poter tornare alla normalità, a prescindere dal calcio.
Contratti. Ci siamo già espressi su questo aspetto https://https://www.tuttoseried.com/primo-piano/caos-coronavirus-chi-tutela-i-calciatori-societa-non-obbligate-a-pagare-rimborsi-in-caso-di-chiusura-anticipata-9611. La Lega proverà a tutelare tutti, dalle società ai calciatori, ma è chiaro che non tutti ne usciranno al 100% soddisfatti. E’ impossibile e questo riguarda tutta la comunità, non solo il mondo del calcio.
L’augurio nostro e di tutti è quello di tornare presto a parlare di calcio giocato, di normalità e serenità. Oggi però giochiamo tutti insieme questa battaglia. Facciamolo senza polemiche.