La LND ha ufficializzato la sospensione della serie D fino al 3 aprile, provvedimento che coinvolge anche tutti gli altri campionati dilettantistici. Come anticipato questa mattina, la sospensione potrebbe essere estesa anche oltre. Non si esclude l’interruzione anticipata del campionato. In quel caso – come scritto in mattinata – potrebbero valere le classifiche al termine dello stop. Cosa ne sarà allora dei calciatori? La notizia clamorosa, infatti, è che le società sono obbligate, da regolamento, a versare gli stipendi fino all’ultima gara disputata. Non oltre. Il tutto, ovviamente, è di facile intuizione: il dilettantismo. Non nella sostanza ma nella forma. Non per le competenze ma in termini contrattuali. Che non tutelano i calciatori. Ogni anno raccontiamo sistematicamente di vertenze per mancati pagamenti, di accordi non rispettati, a causa di società che hanno poco a che fare anche con la Terza Categoria. In questo caso, invece, le società avrebbero il diritto di sospendere pagamenti e rimborsi vari. Non sarebbe elegante, ma consentito. Ipotesi scongiurata sia dai calciatori che dalle stesse società. Motivo? Tutti vorrebbero tornare presto in campo.