È un Mauro Nucaro visibilmente arrabbiato, scosso e avvilito, quello che nella giornata di ieri si è presentato dinnanzi a microfoni e telecamere per denunciare pubblicamente i gravissimi episodi che si sono verificati un paio di notti addietro al “Città di Corigliano“, in località “Brillia“.
Il Presidente del Corigliano Calabro, non ha inteso specificare quali siano stati i reali contorni di questa triste vicenda, ma da quanto si è potuto apprendere, pare siano stati rubati dei kit di allenamento della squadra biancoazzurra, due televisori, altre suppellettili, oltre al danneggiamento della macchinetta del caffè dell’impianto sportivo, con l’evidente intenzione di prelevare del denaro al suo interno.
A caldo Nucaro aveva affidato al proprio Profilo Facebook queste parole: “Dopo gli atti vandalici subiti presso lo Stadio ‘Brillia’, ritengo sia giusto trasferire la squadra allo ‘Stefano Rizzo’. Non c’è rispetto e dispiace per chi non c’entra nulla. Purtroppo devo tutelare la squadra e gli addetti ai lavori. L’ASD Corigliano Calabro non merita tutto ciò. Ognuno per le proprie strade!”.
Un presa di posizione durissima, a cui poi ha fatto seguito l’intervento pubblico andato in scena ieri, a circa 24h di distanza dall’accaduto.
Dinnanzi ai giornalisti presenti, Nucaro ha parlato di “attacco personale sferratogli da gente senza cultura e senza dignità”, definendo degli “sciacalli” gli autori di questo ignobile gesto.
A lasciare sbigottiti gli operatori dei media accorsi per la circostanza, è stata questa successiva dichiarazione del numero uno biancoazzurro: “Si tratta di un segnale chiaro contro la mia Società! La Corigliano sportiva non merita più nulla e per quanto mi riguarda, porterò la squadra a Rossano. Lo “Stefano Rizzo” è una struttura moderna e in più è al centro della Città, in un luogo che è controllato giorno e notte. Al “Brillia” non ci metteremo più piede! In settimana avevo avuto dei presentimenti negativi che si sono poi dimostrati veritieri. Se i tifosi vogliono farmi la guerra, sanno benissimo dove abito e mi possono venire a trovare quando vogliono! Io sono per la legge e la giustizia”.
Poi, in chiusura di Conferenza, il passo più importante, coinciso con un annuncio clamoroso: “Sono fermamente convinto di ciò che ho detto e delle intenzioni che ho appena reso pubbliche. Posso confermare di già, che mi sono recato presso l’Agenzia delle Entrate per registrare regolarmente la nuova Società, che si chiamerà ‘Corigliano Rossano 2020’!”.
Insomma, un episodio destinato a lasciare il segno, che certamente non sarà lasciato passare in giudicato dal Club e che ci si augura non si riverberi in maniera drasticamente negativa su di una squadra che di problematiche ne ha già fin troppe, impelagata com’è in una lotta per la permanenza in Serie D, fattasi intensa, complicata e serrata ben più del previsto.