Il 2020 ci ha già presentato le prime sorprese in serie D. Il ritorno dalla pausa natalizia non è stato metabolizzato al meglio da diverse capolista. Su tutte la Pro Sesto, che ha dilapidato un vantaggio esagerato nei confronti del Legnano, che è riuscito a raggiungere in vetta la squadra di Parravicini. Tre sconfitte in altrettante partite per la Pro, protagonista di un inizio d’anno da zona retrocessione, soprattutto se si considera la battuta d’arresto casalinga contro il Dro, due settimane fa ultima della classe. Le altre due sono arrivate contro Arconatese e Brusaporto, che hanno dimostrato di meritare un posto tra le prime cinque, ma non sono di certo due corazzate. E allora si cerca di correre ai ripari, intervenendo sul mercato per non rischiare di gettare al vento una prima parte di campionato da record. Ci si deve interrogare su un calo esagerato e inspiegabile, che può essere anche fisiologico, ma non ci sembra questo il caso.
La Pro Sesto non è l’unica squadra protagonista di una flessione. Il Palermo, ad esempio. La squadra di Pergolizzi è reduce dal risicato pareggio contro il San Tommaso, che si aggiunge a prestazioni tutt’altro che esaltanti. Stupisce il fatto che i rosanero abbiano steccato contro gli irpini e contro la Palmese, ovvero le ultime due della classifica. Il rischio di sottovalutare certi impegni è dietro l’angolo per una squadra obbligata a vincere visto il blasone e il valore della rosa, di gran lunga la più forte del campionato. Dal Bari è arrivato Floriano, gettato nella mischia contro gli avellinesi, ma ancora lontano – per ovvi motivi – dall’intesa con la nuova squadra. L’ex Bari porta in dote l’esperienza che serve in un campionato assai equilibrato come quello di serie D. Nel frattempo Pergolizzi resta sull’occhio del ciclone. La squadra spesso vince, raramente convince, e in una piazza storica e ambiziosa come quella rosanero non sempre è consentito. Tocca all’allenatore trovare il giusto equilibrio, tocca ai giocatori dimostrare sul campo di essere i più forti della categoria.
Critiche che ovviamente non possono essere estese al Notaresco, una delle sorprese di tutta la serie D. Squadra forte sì, ma probabilmente non la migliore del proprio girone. Eppure i rossoblu sono in testa meritatamente, nonostante la cocente sconfitta interna contro il più attrezzato Campobasso. Sette punti di vantaggio sul Matelica e la fortuna che quelle dietro fanno a gara tra loro. Riuscirà a mantenere la vetta?
Anche il Prato ha iniziato il nuovo anno con qualche problema di troppo. La pressione di Lucchese e Caronnese, due tra le squadre accreditate alla vittoria finale, ora distanti 1 punto, e la sconfitta 4-2 contro il Seravezza suonano come un campanello d’allarme. I toscani affronteranno il Verbania, formazione relegata nei bassifondi della classifica. Gara che dovrà testimoniare la supremazia del Prato.
Cammino lineare per Campodarsego (+7 sul Legnago), Mantova (+7 sul Fiorenzuola), Monterosi (+6 sul Grosseto), Turris (+4 sulla Torres). Discorso a parte nel girone H, in cui l’equilibrio regna sin dalla prima giornata, con il Bitonto a +2 sul Foggia, pronto ad abbracciare El Ouazni. La storia o la cenerentola? Al campo l’ardua sentenza.