All’interno di un’intervista rilasciata a beneficio dei Canali Comunicativi Ufficiali della SSD Palermo Calcio, Erdis Kraja, ha espresso il suo pensiero rispetto alla tristissima situazione che si sta vivendo in questo momento nel mondo intero. Oltre a questo, sono molteplici le tematiche affrontate dal 19enne atleta italo-albanese, a cominciare dalle proprie considerazioni rispetto alla struttura societaria e al percorso sin qui concretizzato dalle Aquile, passando per le difficoltà incontrate lontano dalla sua famiglia, fino ad arrivare agli auspici che lo riguardano con riferimento al proseguimento di carriera. Particolarmente toccante il pensiero da lui stesso rivolto all’amico ed ex compagno nelle Giovanili dell’Atalanta, Andrea Rinaldi, calciatore di proprietà della Società orobica in prestito all’A.C. Legnano, scomparso tragicamente nelle scorse ore all’età di 19 anni.
Di seguito, il contenuto integrale dell’intervista rilasciata nelle scorse ore da Erdis Kraja.
“Tornare al Barbera è stato fantastico, per un calciatore poter correre in uno stadio è tutto. Il campo è in condizioni ottimali anche se, ovviamente, vedere gli spalti vuoti fa uno strano effetto e c’è rammarico. Speriamo sia solo una necessità temporanea e che presto gli stadi possano tornare ad essere aperti al pubblico, perché il Calcio senza i tifosi è molto triste. In attesa di poter svolgere allenamenti collettivi, alterniamo lavoro aerobico con sedute di forza in sedute individuali facoltative. Prima dello stop del campionato stavamo attraversando un buon periodo di forma ed anche gli ultimi risultati lo dimostrano. Il sogno è quello di poter concludere sul campo il torneo. Sono certo che raggiungeremmo l’obiettivo in anticipo rispetto all’ottava gara da disputare, abbiamo dimostrato i nostri meriti fin dalla vittoria a Marsala. Ma la salute e la sicurezza hanno la priorità, quindi è logico che le istituzioni prendano tempo per decidere, non si possono correre altri rischi, se ancora qualcuno non lo avesse capito non si tratta di una semplice influenza e lo dimostrano le oltre trentamila vittime soltanto in Italia.
E’ successo tutto così in fretta, in pochi giorni le nostre vite sono radicalmente cambiate ed è questo forse l’aspetto che più mi ha turbato di questa emergenza. La mia famiglia abita in una delle zone più colpite d’Italia, ma per fortuna tutti i miei affetti stanno bene. E’ naturale che questa distanza mi abbia fatto stare in apprensione, ma non ho mai smesso di far sentire il mio sostegno a casa anche da lontano. Durante la quarantena ho trascorso il tempo ad allenarmi ed a videochiamare i miei familiari, la mia ragazza ed i miei tanti amici. A tal proposito, voglio dedicare con il cuore un pensiero al mio amico ed ex compagno Andrea Rinaldi, sono sconvolto per la sua scomparsa. A volte la vita è durissima, spero che adesso sia in un posto migliore e lo ricorderò per sempre con grande affetto. Sono stati giorni difficili che hanno alimentato il desiderio di fare e ricevere del bene. Per questo motivo anch’io voglio complimentarmi con il Premier albanese Edi Rama per il sostegno dato al nostro Paese. Io sono nato in Italia ma il legame con l’Albania è molto forte.
Come qualsiasi calciatore anche io quest’anno ho vissuto alti e bassi, ma nel complesso sono soddisfatto per la mia stagione. Ovviamente si può e si deve sempre migliorare sotto ogni punto di vista ed è fondamentale trarre insegnamento soprattutto dalle difficoltà. Sia dentro che fuori dal campo ho vissuto un’esperienza esaltante, in una piazza ed in una Società da Serie A. Spero che la mia avventura in rosanero possa continuare, però è ancora presto per pensare alla prossima stagione, dobbiamo prima terminare quella in corso e conquistare la meritata promozione”.