In un momento così particolare e doloroso che ha colpito la Nazione, non è facile parlare di calcio giocato: la Redazione di TuttoSerieD, ha intercettato uno dei protagonisti del Girone A, Federico Corno, centrocampista della Caronnese per capire il suo punto di vista in merito a questa situazione: “Non sono pensieri positivi. Tutto il Paese sta attraversando un momento delicato, la cosa che mi preme sottolineare è di avere un occhio di riguardo per la salute poi l’aspetto calcistico e lavorativo passa in secondo piano”.
RIPRESA – “Non so come possa andare a finire la situazione e non voglio essere nei panni di chi debba prendere questa decisione perchè qualsiasi soluzione che verrà trovata ci saranno squadre, calciatori e società scontenti. Non vorrei essere nei panni di chi dovrà decidere, anche perchè ci sono società che hanno investito somme incredibili per riportare la propria piazza in categorie che meritano; ci sono squadre che sono lì lì per salvarsi con 9 giornate che mancano al nostro girone. Aspetto cosa ci viene detto di fare, personalmente sia come Caronnese che come Federico Corno siamo pronti sia a riprendere che a terminare la stagione. Fanno fatica a trovare un protocollo adeguato per la Serie A, a cascata la Serie D è in grossissima difficoltà, non ci resta che aspettare le direttive dall’altro. La situazione è critica e delicata, personalmente abito a Caronno e la cittadina è veramente deserta. Chi non abita in Lombardia fa fatica a credere a cosa sta accadendo in questa regione. I morti son tanti, le persone contagiate tantissime. La serenità c’è ma fino ad un certo punto, bisogna stare un attimo allerta. Una soluzione che vada bene a tutti è impossibile trovarla. Mi metto anche nei panni di un giocatore del Prato, ipotizzando, se dovesse terminare qui il campionato e dovesse salire solo la prima, loro sono a -1 dalla Lucchese, è stato sospeso il campionato quando c’era lo scontro diretto. Mi sembra frustante come cosa. Mi viene in mente anche il Foggia di turno, loro hanno le carte in regola per giocarsi la promozione nelle ultime giornate”.
STIPENDI – “Dobbiamo fare tutti dei sacrifici e bisogna avere buon senso da entrambe le parti. Il calciatore e la società si devono sedere a tavolino per trovare una soluzione e non è semplice. La società fa i suoi interessi cercando di risparmiare il più possibile, e se si comporta in questa maniera non è delle migliori. Nel caso si dovesse interrompere la stagione mi sembra assurdo che un calciatore debba rinunciare a 3 mensilità e non ricevere lo stipendio sarebbe un torto nei suoi confronti: è una bella patata bollente da gestire e non semplice. Voglio sottolineare due cose: la prima è la salute di tutti e la seconda è il buon senso civico da parte di tutti. Venirsi incontro porta la soluzione migliore, perchè siamo tutti sulla stessa barca”.
STAGIONE – “Stavamo facendo un buon campionato e ce la stavamo giocando con piazze importanti come Lucchese, Prato e Casale. Abbastanza soddisfatti anche se abbiamo lasciato qualcosa per strada e oltretutto sognare non costa nulla. Il rendimento personale segue quello della squadra, anche a livello realizzativo. Non sono il bomber di turno che vive per il gol, anche se quest’anno il mister mi ha cambiato ruolo facendomi giocare come trequartista”.
MESSAGGIO – “Rispettiamo le normative che ci vengono imposte dallo Stato e cerchiamo di farlo col sorriso sulle labbra in modo tale di essere un esempio per i bambini e per le persone che in questo momento in difficoltà e stanno attraversando un periodo particolare. Sono sicuro che ci rivedremo presto sui campi di calcio”.
Ringraziamo Federico Corno e l’ufficio stampa della Caronnese per la disponibilità e cordialità mostrata ai nostri microfoni.