Intervenuto ieri nel corso della trasmissione “Siamo Aquile“, su TRM – TeleRadioDelMediterraneo, l’Amministratore Delegato della SSD Palermo Calcio Rinaldo Sagramola, ha parlato della situazione in casa rosanero, abbracciando numerose tematiche piuttosto “calde”, rispondendo per le rime nel momento in cui ha sentito definire il Club panormita come “realtà dalla solidità economica limitata” e difendendo a spada tratta l’operato di Mister Rosario Pergolizzi.
Queste le parole di Sagramola, rilasciate alla rete locale siciliana TRM.
“Sono abbastanza soddisfatto per come stiano andando le cose finora. Si è registrato una preoccupazione diffusa intorno alla squadra, quasi come se il Campionato stesse per volgere al termine e come se stessimo per mancare il nostro obiettivo. Siamo ancora primi in classifica, stiamo affrontando soltanto un periodo di relativa difficoltà, ma in generale stiamo andando molto bene. Siamo soddisfatti del rendimento della Prima Squadra, così come di quello del Settore Giovanile e Femminile.
Stanno anche trovando riscontri positivi tutti i punti della proposta presentata al Comune, riguardo al Centro Sportivo, al rinnovamento dello Stadio, in modo da poter offrire ai tifosi la possibilità di assistere alla partita in modo civile e al passo con i tempi. Gli ultimi cinque, sono stati mesi molto impegnativi, c’è una fortissima pressione che era da preventivare. Il nostro obiettivo è lo stesso della Città e dei tifosi e corrisponde al salto diretto di Categoria. Più passa il tempo più si avvicina la fine del Campionato ed è normale che la tensione aumenti.
Quest’anno poi, a differenza di quanto accaduto nei Campionati precedenti a qualche altra nobile decaduta, noi ci troviamo davanti ad un avversario temibile, ben strutturato, che non molla, ci insegue e studia ad arte qualche polemichetta per mettere ulteriore pepe al confronto, tentando di metterci in difficoltà”.
Riguardo alle critiche piovute nei confronti della Società negli ultimi tempi sui vari Media, Sagramola si è espresso in questi termini:
“Sono cose che succedono dappertutto, la preoccupazione attuale è frutto delle ultime delusioni che i tifosi non hanno ancora smaltito, per cui c’è un pregiudizio endemico e in parte comprensibile. Quello che trovo intollerabile è il fatto di continuare a sostenere, sia dai tifosi, sia dai giornalisti disinformati, che ci siano difficoltà di carattere economico: sono autentiche follie! Le trasferte affrontate in pullman sono state una scelta di carattere logistico, affrontando lunghe traversate in maniera più accessibile rispetto a che fossero state affrontate in aereo. Sfido chiunque a trovare una Società che abbia un’azionista come Hera Hora, che ha 15 milioni di capitale versati per far fronte alle necessità della SSD Palermo. La Proprietà ha pagato un milione solo per l’iscrizione al campionato, e intanto la gente continua ancora a dire che non ci sono soldi. Non abbiamo preso un giocatore per problemi economici, ma a seguito di valutazioni tecniche. Non badiamo e non baderemo a spese per quello che riteniamo giusto. A livello economico non esistono problemi, chi dice il contrario dice solo falsità”.
Sulle dinamiche concernenti il mercato, l’AD rosanero ha dichiarato:
“Ci sono delle emergenze che dobbiamo cercare di superare con quello che abbiamo in casa. Ci stiamo guardando intorno per vedere se capita l’opportunità, anche in virtù del recente infortunio di Doda. Ma ripeto, non ci sono problemi di natura economica e ci muoveremo solo in caso di evidente possibilità di miglioramento tecnico dell’organico. Abbiamo consapevolezza dell’importanza della posta in palio, facciamo tutto con la dovuta attenzione. Abbiamo preso chi ha aderito con entusiasmo al nostro progetto, chi ha cominciato a fare riflessioni lo abbiamo subito lasciato da parte. Questo è un progetto ambizioso che richiede tanto entusiasmo. Ci sono stati calciatori di Serie B o Lega Pro che hanno fatto le loro riflessioni e hanno ritenuto di non volersi mettere in gioco. Considerando Palermo non per la categoria, ma per quella che è la città e la piazza, ho interpretato alcuni rifiuti come mancanza di coraggio: devi metterti in gioco per venire qui, soprattutto dal punto di vista professionale. A chi mi chiede che differenza ci sia tra Serie A e Serie D, dico che ho avuto la fortuna di lavorare in tutte le Categorie, dalla A ai Dilettanti, a cominciare dalla Seconda Categoria e so bene che il Calcio è sempre lo stesso se lo fai seriamente. Cambiano solo, ovviamente, le qualità complessive e le disponibilità economiche. Cambiano anche l’importanza delle decisioni che prendi, anche dal punto di vista mediatico. Questo Campionato lo trovo superiore qualitativamente da come me l’aspettavo. Mi sorprende la pochezza in termini di impiantistica, ci sono campi che sembrano campetti di Subbuteo e questo è imbarazzante. È comunque la quarta Categoria d’Italia e si gioca su campi dove si fa troppa fatica e dove anche noi troviamo enormi difficoltà. Questa è la nota deludente, che rappresenta un ostacolo per chi vuole fare Calcio in certi contesti. Alcuni colleghi mi hanno detto di non aspettarmi belle partite la Domenica, perché non esistono belle partite in Serie D. In ogni caso noi, collocati in questo Campionato, siamo come il Real Madrid, la Società da battere e quella con cui confrontarsi sotto tutti i punti di vista”.
Sulla posizione di Mister Pergolizzi e sulle prospettive dell’immediato futuro della squadra, Sagramola è laconico e al tempo stesso determinato:
“Pergolizzi sconta alcuni peccati originali. Uno su tutti è certamente quello di essere palermitano e quindi oggetto di invidia da parte dei suoi colleghi che vorrebbero sedere al suo posto. È un Allenatore che ha vinto l’unico titolo nazionale vinto dal Palermo nella propria storia. È indubbiamente un cattivo comunicatore, nel senso che fa fatica a districarsi tra microfoni e taccuini, appare presuntuoso ma non lo è, anzi, è molto timido e cerca di difendersi. Non è vero che non ha in mano lo spogliatoio, Castagnini segue sempre la squadra e non ha mai riferito o percepito malcontento o scollamenti. Pergolizzi pretende ritmi incalzanti e non è mai successo nulla di destabilizzante. È uno spogliatoio strano il nostro, con differenze d’età e d’esperienza notevoli. Non è facile gestire un gruppo così eterogeneo, ma non si sono mai registrate situazioni anomale. L’imperativo che abbiamo tutti è ovviamente vincere, quindi se non succede siamo tutti in discussione: ciascuno di noi sa quali sono le proprie responsabilità. La vecchia Dirigenza non era la normalità, gli Allenatori possono commettere degli errori, ma non devono essere dimenticate le cose positive. Siamo primi in classifica, abbiamo delle difficoltà che mettono a nudo alcune lacune organizzative, questo è innegabile, facciamo fatica a fare gol ma davanti abbiamo giocatori da 40 gol complessivi a Stagione, che quest’anno ne hanno fatti 12, ma ciò non sempre accade per responsabilità dell’Allenatore. Non dobbiamo vedere perennemente le cose in modo negativo. Oggi abbiamo delle difficoltà, determinate più che altro da problemi del centrocampo che ha difficoltà a tenere alto il baricentro. Sono dei meccanismi, di certo non è una scelta del tecnico quella di subire il pressing delle squadre avversarie e di arretrare gradualmente. La squadra deve ritrovare le sue sicurezze, questo conta. Il nostro peggiore avversario non è il Savoia, ma questa tensione intorno alla squadra che non sappiamo se siamo in grado di gestirla. Nessuno a parte Santana ha giocato in piazze così importanti con tensioni così importanti, e questo forse impedisce ai ragazzi di esprimersi come sanno. Noi abbiamo iniziato il Campionato senza pressione, si percepiva che la gente avrebbe tollerato tutto, invece adesso non tollera più niente, neppure un passaggio sbagliato. E’ questo quello che sente la squadra in questo momento storico. Noi abbiamo un avversario in più rispetto ai nostri competitors, che è appunto la pressione e ammetto che non sappiamo come i nostri giocatori riusciranno a metabolizzarla. Daremo tutto sino alla fine, questo è certo, però ci auguriamo anche che le critiche gratuite e basate sul nulla terminino, consentendoci di lavorare con maggiore serenità verso il raggiungimento dell’unico obiettivo che abbiamo e avremo sempre in testa”.