Serie D, il 2 agosto è il giorno dei gironi e degli abbinamenti della Coppa Italia di categoria. Questo è un grande passo in avanti rispetto agli scorsi anni. Infatti, complice i mancati ricorsi sportivi ed ordinari, quest’anno sono stati diramanti in anticipo i nove raggruppamenti.
Come sempre non mancano le sorprese, e soprattutto le polemiche. Ma non solo quelle dei tifosi, che restano indiscutibilmente la parte vera e sana di questo sport. Ma qualche mugugno parte dalle società, per i criteri poco chiari di certe scelte. I casi sono tanti e diversificati geograficamente. Partendo dalla scelta di posizionare due società laziali nel girone E, che è composto da squadre geograficamente assai variegato. Infatti troviamo in quel raggruppamento una società Ligure, la Fezzanese, due laziali Ostiamare e Flaminia Civita Castellana, poi società toscane ed umbre. Lascia a desiderare anche la scelta di posizionare nello stesso raggruppamento società che disputeranno il campionato sullo stesso impianto di gioco. Parliamo di Angri e della matricola Costa d’Amalfi. La seconda costretta, vista l’assenza di una struttura idonea nella Divina Costiera, di emigrare nell’Agro, al Novi di Angri. Le due compagini si ritroveranno nel girone H, solitamente ostico sul profilo ambientale, con eventuali ripercussioni di ordine pubblico proprio a danno della matricola, società costiera. Riflessione in questo senso va fatta anche relativamente alla scelta di confermare Angri e Palmese nello stesso girone H della passata stagione, dopo che a più riprese i dirigenti della LND avevano fatto trapelare come ciò non si potesse configurare.
Le due campane inserite nel girone I invece sono divise da una strada in comune. Scafati e Pompei, due ambiziose società, che si ritroveranno a gareggiare contro le corazzate siciliane e calabresi.
Tutti al nord i gironi a 20 squadre, con i consueti 4 turni infrasettimanali, in un calendario già zeppo. Quest’anno A B e C saranno i gironi numericamente più grandi. Si è persa una buona occasione per ripristinare un po’ di linearità, scegliendo di ripescare 4 società e continuare con i gironi sfalsati numericamente. Forse le sirene politiche e quelle economiche hanno avuto ancor la meglio sul buon senso. Sarebbe anche da valutare la difficoltà delle società campane, e laziali su di tutte che ogni anno debbono affidarsi alla cabala o ai famosi santi in paradiso, per conoscere già a giugno l’80 per cento delle società che affronteranno, invece di farle girovagare su vari gironi. Ma questo è il calcio d’agosto, tra meno di un mese si ritorna in campo e quello conta più di tutto. Si partirà dalla Coppa Italia, già in programma per il prossimo 25 agosto, per il turno preliminare. Questo conta. Buona stagione a tutti.
Stefano Russo, tuttoseried.com