L‘Anzio Calcio 1924 comunica di aver raggiunto l’accordo con il calciatore Francesco Di Vico, attaccante classe 2001 proveniente dalla Boreale. La giovane punta dal fisico imponente è il quarto tassello della campagna acquisti neroniana, in attesa degli ultimi ritocchi che serviranno a puntellare ulteriormente la rosa. Di Vico è una punta che ha alle spalle già diverse esperienze di livello, a partire dagli esordi ormai lontani con le giovanili della Lazio per poi disputare le ultime sei stagioni agonistiche sempre in serie D, a dimostrazione della sua caratura.
L’esordio nella categoria si registrò nel 2018 con la maglia dell’Anagni, a seguire Cynthialbalonga, Vis Artena, Real Monterondo e infine Boreale. Alla soglia dei 23 anni Di Vico è pronto per spiccare il salto definitivo di qualità trovando maggiore continuità sotto rete, in questo aspetto il calcio propositivo di mister Guida potrà sicuramente giovargli.
Queste le prime parole di Di Vico appena ufficializzato il suo acquisto.
-Francesco, benvenuto ad Anzio! Il tuo curriculum fa registrare esperienze di livello. Che ricordi hai delle giovanili della Lazio e successivamente del tuo esordio in serie D?
“Ai tempi della Lazio ero veramente piccolo, i miei ricordi non sono molto nitidi, però di sicuro non dimentico l’emozione per aver vissuto un’esperienza così prestigiosa. Di sicuro ricordo meglio il passaggio dalle giovanili alla prima squadra dell’Anagni a soli 17 anni, mi sono trovato catapultato in un’altra dimensione, con allenamenti e ritmi molto più intensi. Si è trattato di un passaggio cruciale per la mia carriera”.
-Quali sono le tue caratteristiche principali? Sei un attaccante che vive per il goal o a cui piace il dialogo con i compagni di squadra?
Quale inoltre il tuo miglior pregio e l’aspetto in cui puoi migliorare?
“Sono una punta dal fisico strutturato a cui non piace la staticità. Non riesco a stare senza giocare la palla, quindi prediligo lo scambio con gli altri compagni, cercare le sponde e far salire la squadra nelle gare più complicate. Il mio punto di forza è il colpo di testa, mentre di sicuro posso e devo migliorare nella prolificità”.
-A quale calciatore ti ispiri? Che idea ti sei fatto dell’ambiente anziate?
“Come modello mi ispiro a Cristiano Ronaldo, soprattutto per la sua costanza e l’applicazione nel lavoro che lo ha portato alla soglia dei 40 anni ancora ad alti livelli, per quanto concerne Anzio non scopro di certo io l’importanza di questa piazza storica che si avvia a festeggiare il centenario. Si tratta di un club storico e personalmente ho accettato la proposta della società perché mister Guida ha sempre proposto un calcio propositivo in cui mi identifico. Sarà un piacere mettersi a disposizione”.
Marcello Bartoli; Ufficio Stampa Anzio Calcio 1924