Doppia impronta africana nell’attacco della SSD Dolomiti Bellunesi: dopo aver ufficializzato l’ingaggio di Taiwo Olonisakin, originario della Nigeria, la società guidata dal presidente Paolo De Cian abbraccia anche un figlio della Liberia, in Italia ormai da diversi anni: Cherif Diallo. Classe 1997, gioca in serie D dal 2018: una volta archiviati due campionati alla Fezzanese, ecco l’approdo alla Sanremese e Correggese, mentre nel 2021-2022 tocca il punto più alto della sua carriera al Derthona, con cui segna 20 reti in un solo campionato. A seguire, una stagione divisa tra Arezzo e Prato, per chiudere con l’approdo alla Clivense e al Ravenna.
SERIETÀ E VALORI – «Ho ricevuto molte offerte, ma ciò che mi ha spinto ad accettare la proposta della SSD Dolomiti Bellunesi è stato il progetto di cui mi hanno parlato. E che ho potuto vedere con i miei occhi, nel momento in cui ho incontrato i vertici societari. Mi è piaciuto subito l’ambiente, così come la serietà delle persone: mi sono riconosciuto nei loro valori ed è per questo che sono qui». Dal canto suo, il club dolomitico è felice di «accogliere Cherif, un atleta con qualità importanti dentro e fuori dal campo. Siamo certi che il suo contributo si rivelerà preziosissimo».
FAMIGLIA – Diallo è un elemento che, a una struttura fisica di rilievo, abbina velocità e fiuto per il gol: «Sono un uomo d’area che sfrutta il fisico, tiene la palla e attacca la profondità. Al di là del rettangolo verde, mi ritengo una persona riservata. Amo passare il tempo con la mia famiglia e prendermi cura di me stesso: sia a livello fisico, sia mentale». In attesa di incontrare i suoi nuovi compagni di squadra e lo staff tecnico guidato da mister Nicola Zanini, Cherif si gode un po’ di meritato riposo. Un po’, ma non troppo per un perfezionista del suo calibro: «Come sto trascorrendo l’estate? Allenandomi e andando pure al mare». Diallo intende farsi trovare prontissimo fin dal giorno del raduno: «Il mio obiettivo è quello di essere un giocatore migliore rispetto alla scorsa stagione. Di conseguenza, punto a fare bene e ad aiutare il gruppo a raggiungere nuovi traguardi».
Ufficio Stampa SSD Dolomiti Bellunesi