Alle 17,57 di domenica 23 giugno, con l’approdo del Pompei in serie D, si è conclusa di fatto la stagione sportiva dei dilettanti.
Il quadro che si presenta quest’anno sembra meno fosco, con praticamente nessun ripescaggio in Lega Pro-Serie C, visto che l’unico posto vacante lasciato dall’Ancona verrà assegnato al Milan U23.
Questo rappresenta, una mortificante sconfitta per chi ogni anno investe fior di quattrini in quarta serie. Società che si vedono sopraffatte dagli interessi economici del palazzo. Si perché, stante ai regolamenti in vigore la scorsa stagione, il ripescaggio di una seconda squadra di A, in Lega Pro, costerebbe ben un milione di euro a fondo perduto, alla richiedente. Quindi ben oltre il triplo se si fosse lasciato libero il posto ad una retrocessa dalla serie C o ad una vincente dei play off di serie D.
Questa vicenda dovrà far riflette la Federazione. Ma sarebbe quasi ora che le oltre 160 aventi diritto in D, alzassero la voce e pretendessero maggior rispetto. Attenzione dovuta sia per gli sforzi economici prodotti, ma ancor di più, per non mortificare la passione dei tifosi, sempre e solo per il vile danaro.
In pratica nella terza serie calcistica italiana approderà una squadra senza tifosi, a discapito di piazze che lo scorso anno nei dilettanti hanno fatto numeri strabilianti. Ma quando cambierà qualcosa nel calcio nostrano?
L’altra faccia della medaglia, probabilmente, consentirà di stipulare gironi e calendari in tempi più consoni e non ala vigilia del campionato, così come avvenuto nel recente passato, in serie D.
Infatti, la situazione attuale è abbastanza delineata. L’Ancona, esclusa dalla C, potrebbe fare domanda di ammissione in quarta serie. Viceversa il Motebelluna ha già dichiarato di non volersi iscrivere, quindi potrebbe sembrare una facile sostituzione, ed invece da qui al termine delle iscrizioni, potrebbero esserci delle sorprese. Ci vorranno almeno altri 20 giorni per conoscere quante e quali saranno le iscritte. Già diversi movimenti di titoli sono avvenuti, ma altri sembrano essere possibili. Su tutti la situazione appare complessa a Ragusa e in fermento a Canicattì, ma ancora altre sorprese potrebbero arrivare.
Questo potrebbe portare a due soluzioni, in caso di carenza di organico. La prima l’adeguamento dei format dei nove gironi a 18 squadre, per un totale di 162 iscritte, se le defezioni siano almeno 4 o più. Oppure mantenere gli stessi numeri attuali 166, facendo ricorso ad eventuali ripescaggi.
In caso di ripescaggi, ci sono in pole position: lo Zenith Prato, migliore perdente delle finali play-off di eccellenza e il Cjarlins Murzane. Alle loro spalle Ciliverghe, Bisceglie e Mapello tra le migliori perderti play-off, e Crema, Pinerolo e Tivoli tra le migliori perdenti play-out. Ma bisogna verificare la volontà reale di queste società a richiedere il ripescaggio e quindi a far fronte al fondo perduto che è di cinquantamila euro e spese d’iscrizione e fidejussione che incidono per altri 51,000 euro. Quindi potrebbero ritrovarsi in gioco altre società retrocesse dalla D, su tutte il Gladiator.
Altri pochi giorni ed almeno qualche nodo verrà al pettine, con il comunicato numero 1 della stagione sportiva 2024/25, che indicherà date e modalità sia per le iscrizioni che per il prosieguo dell’attività sportiva. Il calcio italiano, non può far a meno dei Dilettanti e della passione delle città italiane che vivono di calcio, la speranza è che sia data finalmente loro la giusta attenzione.
Francesco Cuomo, tuttoseried.com