Da qualche settimana non è più l’allenatore della Cittanovese, dopo i 13 punti nelle prime 5 partite e un primato perso con 5 sconfitte consecutive. Pietro Infantino torna a parlare della sua avventura in giallorosso e lo fa in diretta su Sportitalia. “Per prima cosa ringrazio il direttore Musumeci per la fiducia e per avermi permesso di allenare questa squadra. Ho incontrato una società seria, con dei valori antichi. Io ho le mie colpe. Non amo gli alibi. Se la mia avventura è giunta al capolinea è soprattutto per colpa mia, non amo attribuire le responsabilità agli altri. Continuo a pensare che la squadra è ottima ma non all’altezza di ACR Messina, Fc Messina e Acireale, che per me hanno qualcosa in più. Dopo la sosta post rinvii – prosegue Infantino – la squadra non è sembrata lucida come a inizio stagione. Abbiamo sofferto questo aspetto. E’ mancato l’equilibrio. Abbiamo toccato il cielo con il primo posto e ci siamo depressi dopo tre sconfitte. E’ un campionato strano. I giocatori? Li ringrazio per l’attaccamento anche dopo il mio addio. Non me ne voglia nessuno ma io mi sento ancora l’allenatore della Cittanovese. La squadra è stata costruita secondo le mie idee. Amareggiato perché al momento della firma mi è stato chiesto di costruire, e il terzo posto nella classifica “Giovani D Valore” lo dimostra, ma dopo qualche sconfitta mi sono stati presentati i risultati. Questo mi dispiace”.