Inattesa sconfitta per la Nocerina in casa contro il Romana, quella che doveva essere la prima gara di un filotto per riavvicinarsi alla vetta è stata in realtà una debacle.
CI CREDETE O NO?
Pronti-via e la Nocerina va sotto, dopo appena 3 minuti. Che almeno ha il lato positivo di avere a disposizione oltre 90 minuti per recuperare lo svantaggio (come fatto 2 domeniche fa) e portare i tre punti a casa. Ed invece la reazione a molti è sembrata non esserci mai. Possiamo dirlo con franchezza, alcuni giocatori sono sembrati svogliati, assenti, distratti, senza focus. La naturale conseguenza è stata una serie di sterili tentativi ma senza mai tirare nello specchio della porta. La domanda ci pare più che legittima: cari ragazzi, ma ci credete ancora o no? La vittoria del campionato è l’obiettivo dichiarato, la spesa per allestire la rosa (ed il vostro monte ingaggi) giustifica questa aspettativa, le vostre prestazioni no. Ci credete o no? E’ ora di capirlo e di dimostrarlo, perché chi non ci crede può continuare altrove la propria esperienza calcistica.
UN BUON SECONDO TEMPO?
Chi ci crede (e su questo ci metteremmo la mano sul fuoco) è Marco Nappi. La solita verve, la solita grinta dalla panchina, il solito metterci la faccia a fine partita. L’impressione è che ieri il Mister abbia voluto fare da chioccia per i propri giocatori. Ci può stare, anzi ci deve stare in un momento delicato come questo. Però venire a parlare di un buon secondo tempo, di 5 occasioni nitide da gol, del tiro di Uliano (il pallone lo stanno ancora cercando a Casolla) e dimostrare un eccessivo nervosismo…ecco questo forse ci sta un po’ meno. Ma gli animi di fine partita sono sempre surriscaldati, quindi al mister si può al massimo imputare una eccessiva difesa di una prestazione che, ai presenti sugli spalti, è parsa da squadra non competitiva per la vittoria del campionato. Ultima chiamata: Cassino. Il trend va invertito immediatamente aspettando i risultati di chi ci precede.
UN PATTO PER NON MOLLARE.
C’è la tendenza a non guardare i numeri, questo almeno in teoria. Io credo che vadano attenzionati ora come non mai per rendersi conto di cosa non va. Ci sono zone di campo dove si soffre da inizio campionato (ma Magliocca a destra dall’inizio lo proviamo o no?), ci sono uomini che non rendono come dovrebbero ed a cui andrebbe fatto tirare il fiato. Ma soprattutto c’è una classifica che si evolve e ci vede al 11 punti dal primo posto.
Il giocattolo non può rompersi a metà novembre, non esiste proprio.
C’è bisogno di un patto tra società, staff tecnico (allenatore in primis), l’intera rosa dei calciatori (o meglio CHI SE LA SENTE), tifoseria, stampa e l’intera città per credere che ora non si debba mollare, che il sogno non sia svanito e che lo slogan UNITI POSSIAMO TUTTO non sia solo un insieme di parole, ma un insieme di intenti.
Se si critica una prestazione, non è perché non si è uniti, ma perché si ha un’idea diversa. Legittimamente. Se si critica un calciatore, non è perché lo si vuole offendere, ma perché probabilmente da lui ci si aspetta di più.
E’ il momento di fare un patto: ripartiamo da Cassino perché la storia si scrive giorno dopo giorno, perché chi vince canta a maggio e non a novembre. Ripartiamo da Cassino. UNITI. E dimostriamo che davvero possiamo tutto.