Applausi al ds Claudio Ferrarese. Bravo. Davvero. Il Sona ha centrato il colpo più grande di sempre in Serie D. Maicon Douglas Sisenando, o semplicemente Maicon. Il terzino destro – assieme al connazionale Dani Alves – più forte e vincente di questo ventennio. Una forza della natura, soprattutto con la maglia dell’Inter. Poi anche Roma e Manchester City. 76 presenze con il Brasile, 7 gol con la maglia verdeoro. Dieci anni fa il numero 13 ha vinto tutto quello che si poteva vincere: Campionato, Coppa Italia, ma soprattutto Champions League e Mondiale per Club. Praticamente tutto. Basterebbe questo per confermare ciò che abbiamo appena scritto. E invece c’è molto di più. Perché oltre ai numeri straordinari c’è il valore umano del giocatore, che si sente ancora calciatore vero, che ha fortemente voluto sposare il progetto Sona, che sta già correndo e sudando sulla destra per essere a disposizione prima possibile. Maicon è ancora calciatore vero. A 39 anni non è tornato in Italia in vacanza, a prescindere da altri progetti personali paralleli al calcio. E’ tornato per divertirsi e divertire, per far crescere i giovani e regalare al Sona un sogno chiamato Serie C.
Ferrarese top. Gli elogi vanno assolutamente estesi al direttore sportivo del club veronese. In pochi lo sanno, ma Ferrarese vanta un curriculum niente male da calciatore. La B vinta con la maglia dell’Hellas, le stagioni in A con i gialloblu, Piacenza, Cagliari, Torino. Ora la gavetta e la dimostrazione che Ferrarese è già pronto per il salto di categoria. Maicon è la ciliegiona assoluta in un mercato condito da altri colpi importanti: da Dellafiore – altro giocatore con curriculum niente male – Zamboni o Strada, solo per citarne alcuni. Altro merito non evidenziato? La capacità di mettere a segno un colpo cosi importante nell’anno più difficile, con stadi chiusi e assenza di pubblico. Solo per il coraggio e la caparbietà: voto 10.