Siamo arrivati a Ferragosto e praticamente tutte le società di serie D hanno concesso qualche giorno di riposo ai propri tesserati che stanno correndo e sudando per la preparazione estiva. Tutte o quasi dicono di non aver subito nessun scossone, anzi forse era nell’aria, per lo slittamento della data di inizio della stagione agonistica. Calendario che invece, potrebbe avere qualche modifica, con l’inserimento di un ulteriore turno infrasettimanale a causa dello slittamento, orientamento che è ancora al vaglio del Dipartimento Interregionale della FIGC.
Stesso discorso, per quanto riguarda la stesura dei gironi, che slitta, come noto a fine mese. Nessuno, o quasi, si dice preoccupato del posizionamento della propria società in un girone o nell’altro, ma in realtà non è così. Il differente posizionamento, soprattutto delle squadre del centro sud, può determinare differenti costi e variazioni di progettualità in merito al livello tecnico del proprio organico. Così come è stato lo scorso anno con il Catania che ha praticamente spento le velleità di vittoria nei girone I a tutte le antagoniste.
Cosa può accadere da qui a fine mese. Fermo restando il giudizio del Consiglio di Stato, che deciderà se escludere o meno la Reggina dal campionato di serie B e quindi creando le condizioni di ritrovare la squadra calabrese in D, e considerando la volontà di lasciare il format a 166 squadre, si potrebbero avere giorni leggermente differenti rispetto al passato.
E’ nota la richiesta di alcune società sarde di essere inserite nei gironi del nord, principalmente in quello delle lombarde, che resta al momento un’ipotesi al vaglio della LND.
Considerando che, due gironi dovranno essere da 20 squadre e sette da 18, è da valutare la situazione del girone I. Al momento tra le iscritte figurano 10 squadre siciliane, 6 calabresi, più eventualmente la Reggina. Se il girone fosse da 18, mancherebbero due o addirittura una sola società per il completamento, che potrebbe avvenire attingendo tra le squadre campane. Con in pole position, per una questione puramente geografica il Santa Maria Cilento e la Gelbison. Differente è la situazione se ancora una volta il girone I fosse da 20 squadre. Ma non ci sentiamo di escludere che questo girone di serie D, venga composto senza le campane. Infatti potrebbero completare l’organico le formazioni della Basilicata, Matera e Rotonda, o addirittura le pugliesi, che sembrano disposte ad essere inserite in gironi differenti e non tutte in quello H.
Quest’anno la situazione potrebbe variare, tutto dipende da come verrà definito il girone I, che paradossalmente potrebbe, in caso di mancata iscrizione in serie B della Reggina, ritrovarsi orfano della squadra calabrese, inserita in altro raggruppamento, e non con le corregionali, come fu di recente per la Bari o altre piazze blasonate negli scorsi anni. Qualche dubbio sul posizionamento delle squadre toscane, che potrebbero ritrovarsi in più gironi, ma in maniera differente rispetto al recente passato.
La situazione delle campane al momento è quella più delicata. La scorsa stagione sono state divise in quattro gironi, considerando il Matese (Piedimonete Matese – CE), inserita nel girone F, le altre furono inserite nel girone G, H ed I. Molto dipende dalle decisioni assunte per il girone calabro-siciliano. Angri, Cavese, Matese, Nocerina e Gladiator sembrano indirizzate verso il girone G, che ovviamente, risentirà pesantemente dalla presenza o meno delle squadre sarde, anche se potrebbe non esserci stravolgimento almeno per questa stagione. Le altre si divideranno, eventualmente tra girone H e I, fermo restando la volontà di inserire le campane in quest’ultimo raggruppamento.
Una situazione abbastanza complessa, che sta rendendo ancor più calda l’estate dei tifosi, che già pregustano l’inizio della stagione agonistica, senza però saper ancora dove verrà posizionata la propria squadra.
F.C. TuttoSerieD.com