La Pistoiese è una delle grandi dell’edizione 2023-’24 del campionato di Serie D: per avere un “ritratto” della compagine arancione (in passato militante anche in massima divisione) abbiamo intervistato Ilario Pensosi, esperto Direttore Sportivo nonché grande conoscitore di tecnica e di tattica.
Dopo non aver raggiunto l’obiettivo la scorsa stagione, la Pistoiese ha ora “l’obbligo” di tornare in Serie C, categoria assai più consona al proprio blasone.
«Tutte le società con una risonanza elevata per tifoseria, palmarès e illustre storia hanno il dovere di provare a ritornare sui palcoscenici che a esse competono. Tuttavia, la Serie D è complessa per le peculiarità del campionato e la tipologia del girone. Peraltro, per quanto riguarda gli arancioni non dobbiamo dimenticare il cambio di proprietà, un budget inferiore rispetto a quello precedente e una rosa rinnovata. La nota positiva è che la nuova proprietà ha confermato lo staff dirigenziale e tecnico, artefice di un lavoro importante sia in prima squadra sia nel settore giovanile».
Il mercato degli arancioni è stato di tutto rispetto: Oubakent e Marquez sono dei veri “colpacci”.
«Sono giocatori che hanno trascorso una stagione importante nei loro rispettivi club, che potenzieranno il reparto offensivo. Oubakent ha vinto i play-off con il Corticella con una media realizzativa importante. Marquez ha vinto il campionato di Serie D con il Sestri Levante, andando a segno ben 23 volte. Questi acquisti servivano assolutamente, onde colmare le caselle vuote dovute agli addii di Di Biase e Barzotti e garantite al contempo un livello elevato».
Si riparte con il confermato tecnico Luigi Consonni, che (subentrando a Emmanuel Cascione) nel 2022-’23 ha portato l’Olandesina a effettuare una grande rimonta, mancando non di molto la promozione.
«La scelta più giusta, per tanti motivi. Lui ha avuto un segno di riconoscenza verso il DS Gianni Rosati, il quale lo conosceva da calciatore e lo ha promosso come tecnico in prima squadra, visto che in precedenza aveva allenato sempre Juniores nazionali alla Pistoiese e al Grosseto, tranne una breve parentesi con la prima squadra maremmana. Di sicuro, Consonni ha ripagato la “promozione” e la fiducia con una rimonta impensabile e un sorpasso alla capolista (la Giana Erminio) che nessuno immaginava, vedendo purtroppo poi svanire la Serie C a causa di un finale di campionato dove si può recriminare ben poco. A mio parere, la sconfitta esterna con il Corticella e il “caso Pistoiese-Forlì” sono state le cause della mancata promozione degli arancioni. La sua conferma è meritata, dunque ripartire da lui è proficuo e considerevole. Con una pressione ancor maggiore da parte di tutto l’ambiente e il comune desiderio di ritornare nei professionisti».
Giuseppe Livraghi