Angri festeggia il suo Santo Patrono è per 48 ore si lascia trascinare dalla devozione della Città verso San Giovanni. La prossima settimana potrebbero esserci sviluppi importanti per quanto riguarda la società grigiorossa. Sono attese le repliche pubbliche della silente proprietà del “Cavallino rampante”. Che a tutt’oggi non ha mosso dito dopo le pesanti perplessità manifestate alla nostra testata giornalistica, dal Sindaco Cosimo Ferraioli.
Cosa possa accadere non è dato sapere, ma considerando che luglio è alle porte, sembra più che opportuno uscire allo scoperto. Angri non può assolutamente rischiare l’ennesimo fallimento. Il ritardo che si sta accumulando sulla programmazione della stagione può diventare un fardello pesante, per qualsiasi soluzione futura. Infatti mentre il grosso delle altre società è in movimento da tempo, in casa grigiorossa, si è fermi sotto tutti gli aspetti alla prima settimana di giugno con le dimissioni annunciate dalla società.
La stagione che è alle porte, dopo una salvezza ottenuta al fotofinish, in un girone ritenuto ampiamente alla portata, deve essere il campanello di allarme. Una collocazione differente, molto presumibile, in altro girone può rappresentare già il primo scoglio da superare e partire con un mese di ritardo rispetto alla concorrenza deve far riflettere.
Bisogna accelerare, chiunque gestirà le sorti del sodalizio deve avere il tempo per programmare al meglio la stagione per non vivere nuovamente un campionato di preoccupazioni. Le perplessità del Sindaco Cosimo Ferraioli, sono quelle di un’intera comunità. Il “Novi” non deve diventare assolutamente oggetto della contesa, ne un’arma di ricatto. In considerazione anche che lo scioglimento del contratto in essere, con la Polisportiva che detiene la gestione, è una operazione impraticabile. Dannosa per le casse erariali e che provocherebbe strascichi di natura penale.
Speriamo che anche questa volta San Giovanni, sorrida all’Angri e agli angresi e faccia ritornare il buon senso ed il sereno anche in casa grigiorossa.
Stefano Russo