Una stagione quasi perfetta per la Paganese, con la Lega Pro mancata per soli venti minuti in quel di Tivoli, ma con la convinzione di aver fatto tutto quel che si poteva per centrare il professionismo, nonostante le difficoltà .
Totem assoluto, in casa Paganese negli ultimi anni è stato il direttore Cosimo D’Eboli, che con il sudore del lavoro quotidiano e la competenza mostrata sempre nella sua carriera, ha scritto pagine importanti del club azzurrostellato: “Sono rammaricato per aver mancato l’ultimo step che sarebbe valso la Lega Pro -esordisce- purtroppo siamo partiti in ritardo di almeno un mese rispetto alle nostre competitor, ed abbiamo pagato ciò nei primi mesi di campionato. Ci eravamo ripromessi con la società che nel caso fossimo arrivati al mese di dicembre con la possibilità di giocarci il campionato, avremmo fatto gli interventi giusti per migliorare l’organico. Ho tolto dodici calciatori ed inserito cinque calciatori che facevano al caso nostro, abbattendo i costi di gestione che sono stati irrisori anche magari a squadre che si sono salvate solo dopo i play-out. Bisogna fare i complimenti al Sorrento per la stagione ed il risultato raggiunto.”.
Nella serata di ieri, doccia gelata per la Paganese, con il patron Trapani che ha consegnato il titolo nelle mani del sindaco nella speranza che qualcuno possa subentrare: “Posso solo ringraziare il presidente -prosegue- in questi venti anni di gestione, ho avuto il piacere e l’onore di lavorare con lui per ben quattordici anni, togliendoci grandi soddisfazioni. Non mi aspettavo che si arrivasse a ciò, purtroppo la delusione di Tivoli è stata tale da convincerlo a non continuare”.
In chiusura, anche un commento sul futuro del dirigente ebolitano, capace di raggiungere sempre gli obiettivi prefissati dalle società di cui ha fatto parte, arrivando sempre alla vittoria: “Sono già arrivate delle proposte -conclude- ma prima di accasarmi ho bisogno di valutare il progetto, prenderò in considerazione solo progetti proiettati alla vittoria. Sono in corso contatti anche con società fuori regione molto blasonate, ma sono restio, dopo la vittoria del campionato a Messina non vorrei allontanarmi troppo dalla mia famiglia”.
Francesco F. De Filippis