Com’era nelle previsioni, saranno Paganese e Casertana, domenica prossima, a giocarsi le ultime chance per un ipotetico salto di categoria, sfidandosi nella finale play off del Girone G di Serie D. Qualcuno, recte, ha definito la partita il derby delle deluse. In effetti, non possiamo dare torto a chi, all’inizio del campionato, additava le due formazioni come possibili vincitrici del girone.
Ma un vecchio adagio recita..tra i due litiganti, il terzo gode e così il Sorrento tra lo stupore generale si è ritrovato catapultato in serie C e ironia della sorte, come lo scorso anno con la Gelbison, anche i rossoneri, dovranno migrare per la disputa del campionato di terza serie. Avellino o Agropoli le possibili sedi per la disputa del torneo. Quello delle strutture è un problema atavico di molte società campane ma alla Lega, in sede d’iscrizione poco importa basta portare i piccioli, tutto il resto è noia cantava il grande Califfo.
Ma, tornando alla sfida di domenica con la Casertana, domenica al Torre, dopo la batosta di Tivoli, ci sarà il pubblico delle grandi occasioni per una gara che potrebbe valere una stagione. I falchetti hanno dovuto giocare anche i tempi supplementari per avere la meglio di un’Arzachena mai doma e che nel finale dei tempi regolamentari ha colpito una clamorosa traversa. A salvare i rossoblù di Terra di Lavoro ci ha pensato come sempre Ferrari. L’attaccante autore di una pregevole doppietta ha toto le castagne dal fuoco al team di mister Cangelosi. Di contro, diversa la gara al Torre dove, la Paganese, che ha letteralmente gettato al vento un campionato negli ultimi 20’ all’Olindo Galli, doveva trovare stimoli e risultato contro una coriacea Lupa Frascati. Ne è venuta fuori una gara molto maschia e con tanti scontri di gioco su un terreno reso viscido e pesante dall’incessante pioggia caduta nelle ultime ore nell’Agro.Fuori De Felice per squalifica, il bomber ha trepidato con alcuni compagni nei box della Tribuna Stampa, pregustandosi la sfida con i rossoblù già battuti al Torre in campionato.
Bisogna dare merito all’avversario per il modo spregiudicato con cui ha affrontato la Paganese ma, il non aver nulla da perdere, in virtù del doppio risultato in favore della Paganese, ha liberato mentalmente i ragazzi di mister Chiappara che ha seguito la partita da “ un pizzo “ della Tribuna. Per gli azzurrostellati, le difficoltà maggiori erano di carattere mentale e non fisiche o tecniche. Difficile trovare la gusta concentrazione dopo aver perso un campionato in 20’. Ma capitan D’Agostino e soci hanno dimostrato di non meritare un altro affronto e sospinti da un pubblico, davvero stoico ed encomiabile che ha incitato la squadra per tutta la durata della gara sotto la pioggia battente e qualcuno anche a torso nudo facendosi benedire dalle lacrime di Giove Pluvio, ha portato a casa una vittoria che ha entusiasmato.
Il rocambolesco finale di gara non deve ingannare. Nessun calo di tensione ma un rigore inventato da quel..Terribile dell’arbitro ed un gol a tempo scaduto ed in 10 uomini ci poteva anche stare dopo aver condotto una gara esemplare sotto tutti gli aspetti. Ora, ci si attende un’altra settimana di lunghissima passione anche se il tempo pasquale è finito da un pezzo. Bisogna stringersi intorno alla squadra e portare la nave in porto ad ogni costo. Dai social si apprende che gli azzurrostellati non saranno soli ma avranno la spinta anche di qualche ex di lusso che, domenica, tramite cellulare ha sofferto e gioito per l’intero arco dei 96’, recupero compreso. Un attaccamento alla maglia ed alla città che non può che beneficiarne la squadra. Infine, lasciatemi passare due parole per le altre squadre del circondario.
Onore e merito alla Nocerina per la salvezza raggiunta con sacrificio ed un abbraccio al condottiero Sandrino Erra, uomo e tecnico dai grandi valori umani e professionali e, un abbraccio ideale ai tifosi della Cavese. Accomunati dallo stesso destino della Paganese.
Brutto perdere al rush finale e, per giunta, per due anni di seguito. Conosco il sentimento dello sconforto e la rabbia per aver buttato un campionato, resterà impresso per un bel po’ di tempo ma, domenica si torna in campo col Casarano al Lamberti e stavolta non bisogna farsi sfuggire l’obiettivo. Chiusura, un pensierino anche all’Angri che domenica al Novi è chiamato all’impresa contro il Pomezia con due risultati su tre a disposizione. Al mio amico Presidente, Armando Lanzione un grande in bocca al lupo.
Carmine Torino