Pagani.
A volte penso che la deontologia professionale è messa sotto ai piedi. Lo dico con estrema franchezza e con una contezza dei fatti e delle circostanze. Mi spiego. Sono giorni che da portali di siti web sportivi campani di una certa provincia, rimbalzano notizie di una presunta combine della Paganese e della Casertana con il defunto Acr Messina compiuta dalle società in questione, in particolar modo sotto la lente d’ingrandimento, sarebbe finita la gara Acr Messina – Paganese del 14/2/2016, finita con il risultato di 2 a 2.
Fin qui tutto regolare, ma va detto che per lo stesso procedimento in cui sono stati chiamati a vario titolo, il trainer dell’allora Acr Messina, Lello Di Napoli, attuale trainer del Gugliano, l’ex tecnico della Paganese Gianluca Grassadonia ed il Dg Cosimo D’Eboli, a nessuna delle persone sopracitate è stato contestato nulla, usufruendo dell’assoluzione con la formula piena.
Quel giorno a Messsina pioveva a dirotto e se la memoria non m’inganna, ad essere messa sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti, fu la goffa autorete messa a segno al 77’ del secondo tempo dal giovane Piersilvio Acampora, che faceva seguito ai gol di Carcione e Deli per la Paganese ed al momentaneo pari di Barisic. Acampora fu mandato in campo se non erro al posto di Vella e la sua autorete fece così scalpore che il tg satirico Striscia la Notizia, il lunedì seguente, lo mostrò all’intera nazione.
I fatti al momento. L’avvocato e principe del Diritto Sportivo Eduardo Chacchio, che, giovedì 27 Aprile, rappresenterà Paganese e Casertana innanzi al Tribunale Federale Nazionale, non dovrà assolutamente difendere le due società, ma bensì avere solo dei chiarimenti in merito ad una sentenza che è stata derubricata.
Cosa succederà ora? Penalizzazioni? Retrocessione all’ultimo posto? Il tutto da scontare nella stagione corrente? Niente di più falso. A prescindere che l’Acr Messina non esiste più e quella di patron Sciotto non ha alcun riferimento con la vicenda attuale, ma quello che non si capisce è che, ragionando per assurdo, se illecito c’è stato chi ha compiuto l’illecito?
E, che rilevanza potrà avere dopo essere passata in giudicato senza condanne quella penale? Capisco che gettare una stagione dopo aver speso milioni di euro fa male, ma il verdetto del campo, RECTE AN SECUS, bisogna accettarlo e malauguratamente dovessero emergere elementi nuovi ( da escludere nella maniera più assoluta ) non ci sarebbero i tempi per una penalizzazione o una retrocessione d’ufficio, visto poi i ricorsi presso le sedi competenti. Qualcuno parla di destabilizzazione ma sono giochetti antichi come il mondo che non hanno nessuna valenza e soprattutto, EFFETTI!! Al momento, dalla sede azzurrostellata di Via Filettine, la notizia non desta alcuna preoccupazione.
La testa è rivolta agli ultimi 180’ di una stagione esaltante ed entusiasmante sotto tutti gli aspetti, dopo una rincorsa durata ben 16 gare. Al momento, l’obiettivo è questo e come soleva cantare Franco Califano, figlio della città Alfonsiana, TUTTO IL RESTO E’ NOIA!!
Carmine Torino