La decisione di lasciare lo storico impianto di Via delle Vittorie, dopo un secolo di storia e tradizione scritta in quella sede dal Gruppo Sportivo Arconatese, ha destato non poco scalpore nell’hinterland meneghino e non solo. Nelle scorse ore, il Presidente Alfonso Sannino ha spiegato in prima persona i motivi per cui la Società da lui stesso presieduta dovrà compiere questo passo tanto storico quanto inatteso, motivi che risiedono nella querelle verbale innescata tra il GSA e l’attuale amministrazione comunale di Arconate.
A volersi esprimere a riguardo, anche il Presidente Onorario dell’Arconatese, Mario Mantovani, che nella giornata odierna si è espresso in questi termini:
“Provo un senso di vergogna nel leggere i comunicati di questa amministrazione che grondano di astio, rancore e meschinità. Colpire un’associazione sportiva dilettantistica come il GSA, che da 100 anni si pone gratuitamente al servizio di giovani è semplicemente indegno per una comunità civile. Soprattutto in un tempo in cui i rischi ed i pericoli insani che si prospettano per la gioventù di oggi sono elevati e preoccupanti. Non vi è più oggi in paese un riferimento vero e sicuro per i nostri ragazzi che si accrocchiano nei luoghi più bui delle strade o nei boschetti lungo il canale. E cosa fa questa cinica amministrazione comunale in nome di un senso di becera giustizia rispetto ad altre associazioni sportive? Carica sulle famiglie di questi ragazzi i costi di gestione dell’impianto sportivo più costoso del paese, colpendo lo Sport più diffuso, il Calcio. Senza tenere in nessun conto che anche le famiglie di questi sportivi pagano regolarmente imu, tari, acquedotto, depurazione acque e ogni altro balzello e imposta che questo comune impone. Ritengo la scelta priva del più elementare buonsenso e temo che ora tutti i costi per acqua, luce, gas, riscaldamento, pulizia, manutenzioni varie e affitti delle palestre e altri impianti sportivi di Arconate siano caricati sulle famiglie degli altri 600 piccoli arconatesi che oggi le utilizzano gratuitamente. Un’amministrazione che non crede nei suoi giovani è destinata a fallire amaramente, rappresentando un pericolo per il futuro della comunità e mi chiedo come possano i consiglieri comunali ed i cittadini accettare inermi simili angherie. Spero vivamente che si possa ritrovare un punto d’incontro al fine di evitare che ai nostri giovani vengano servite solo pinte di birra traboccanti di odio e viltà”.
Queste le parole del Presidente Onorario, una “lectio magistralis” nei confronti di un’amministrazione ritenuta miope, le cui azioni e dichiarazioni, intrise di livore, a dire del Gruppo Sportivo Arconatese, hanno distrutto 100 anni di storia.