Henry Ford disse che “gli ostacoli sono quelle cose spaventose che vedi quando togli gli occhi dalla meta”. La carriera di Davide Porcaro rappresenta una piacevole eccezione, in quanto il giovane difensore dal fisico corazzato ne ha superati di ostacoli, ma non ha mai tolto gli occhi dall’obiettivo, dimostrando ambizione e coraggio. Gli stessi che lo hanno indotto a scegliere il Savoia e Torre Annunziata come prossima tappa della sua carriera.
Porcaro nasce a Benevento nel 1996. Sin da subito si mette in luce nel settore giovanile giallorosso dove, allenato dal suo mentore, il compianto ex calciatore Carmelo Imbriani, vince con i Giovanissimi uno Scudetto di categoria. Le sue prestazioni gli consentono il trasferimento in prestito alla Pro Vercelli, prima di tornare al Benevento. Nella stagione 2014-2015 esordisce in Serie C con la maglia giallorossa. Nel gennaio 2016 viene girato in prestito al Siracusa in Serie D, colleziona 6 presenze e una rete, vincendo il campionato. Alcuni infortuni bloccano la sua definitiva esplosione, con il calciatore che si trasferisce prima alla Casertana e in seguito in Serie D alla Madrepietra Dauna. Nelle ultime due stagioni decide di rimettersi in gioco con la maglia della Fidelis Andria in Serie D, con la quale totalizza 27 presenze totali segnando una rete.
“Ci sono tanti motivi per cui ho scelto di venire al Savoia, partendo dal blasone di questa Società alla sua professionalità, al calore che la gente di Torre Annunziata trasmette ai propri giocatori ed al Club! Ho avuto il piacere di giocare l’anno scorso contro il Savoia al Giraud, in Coppa Italia, e sono rimasto impressionato dallo stadio e dai tifosi: era entusiasmante per me giocare con una cornice di pubblico del genere! Una Società seria con le idee chiare, con un progetto importante, stimolante per me che ho voglia di alzare l’asticella e tornare a respirare l’aria del professionismo, aria che qui si respira a primo impatto. Quindi, dopo aver parlato con il Vicepresidente Renato Mazzamauro ed il Direttore Sportivo Carlo Musa, non ci ho pensato due volte a firmare! Per quanto mi riguarda sono un difensore dinamico, duttile, adattabile sia in una difesa a 4 che a 3. Amo giocare la palla e vivo per il gioco d’impatto. Amo il duello individuale con gli attaccanti: mi fa sentire vivo. Non vedo l’ora di ricominciare, tornare a calcare quel rettangolo verde che tanto mi manca e mettermi a disposizione del Mister Aronica e della Società!”
E a proposito di ostacoli, quello più difficile da superare per gli avversari sarà proprio Porcaro. Benvenuto The Wall!