Per anni è stato uno dei difensori più corteggiati del panorama calcistico siciliano, tra serie C e serie D. Agatino Chiavaro è oggi un affermato direttore sportivo. La sua permanenza ad Acireale, assieme a quella dell’allenatore Pagana, dimostra l’ambizione del progetto degli etnei, che senza tanti misteri punteranno ad un campionato di vertice. Abbiamo intervistato in esclusiva Chiavaro, per fare il punto su ciò che è stato e soprattutto su ciò che sarà. Ringraziamo per la disponibilità l’Acireale Calcio e l’ufficio stampa guidato da Giorgio Cavallaro.
– Direttore, la sua conferma e quella del tecnico Pagana testimonia l’ambizione del progetto Acireale. Senza il Palermo si può puntare al salto di categoria?
«E’ ovvio che il Palermo, per storia e per organico, ha dimostrato durante la stagione di non c’entrare nulla con la categoria. Ma senza tener conto di quello che potrà essere il girone del prossimo anno, il nostro obiettivo sarà sicuramente quello di fare un campionato di primo ordine, indipendentemente dalle squadre che ci saranno. Cercheremo sicuramente di migliorare quanto fatto la scorsa stagione»
– In chiave mercato si parla tanto del prossimo attaccante. Santoro, El Ouazni, Balistreri sembrano essere giocatori graditi. La scelta sarà su questi tre o ha in mente altro?
«In chiave mercato quest’anno abbiamo avuto modo di iniziare la programmazione abbondantemente prima del solito, innanzitutto cercando di riconfermare lo zoccolo duro della rosa che già di per sé rappresenta un passo molto importante. Sicuramente osserviamo cosa il mercato può offrire e cercheremo di rinforzare l’attacco, i tre citati sono giocatori forti per la categoria ma ce ne sono anche altri che possono fare al caso nostro. Fortunatamente il mercato è lungo e cercheremo di fare la scelta giusta»
– In chiave rinnovi, possiamo strapparle qualche notizia ufficiale?
«Siamo partiti riconfermando innanzitutto il nostro capitano, Savanarola, e Rizzo. Discorso molto vicino alla chiusura con Ott Vale e siamo fiduciosi anche per Orlando e De Felice. Cannino, Fazio, Barbagallo e Mauceri riconfermati»
– Come giudica l’ultimo campionato dell’Acireale? Per molti era la vera avversaria del Palermo, ma la classifica ha detto altro.
«Campionato sicuramente positivo. Siamo partiti alla grande con sei o sette vittorie di fila, poi qualche incidente di percorso – un po per mancanze nostre, altre per vicende passate – ci ha condizionato. E’ ovvio che quando parti benissimo si crea tanto entusiasmo, ma effettivamente non c’erano forse le condizioni per poter fare la corsa al Palermo. Alla fine, però, i 50 punti conquistati sul campo per noi sono un ottimo bottino e ci fanno capire come ci sia una base di un certo livello per provare a fare qualcosa di importante il prossimo anno»
– Tante richieste per lei e Pagana, ma avete deciso di continuare. La Serie C con l’Acireale è un sogno o un obiettivo?
«Si, le richieste non sono certo mancate e fanno sempre piacere, ma come ho sempre detto nell’Acireale vedo un potenziale enorme e sono contento di proseguire qui. Il ritorno nel professionismo per noi è un sogno che vogliamo perseguire costruendo una realtà importante, a partire dalla realizzazione di strutture che permettano di compiere il salto di qualità sia al settore giovanile che alla prima squadra. Vogliamo che l’Acireale diventi un’azienda a tutti gli effetti»
– Sulla carta, in attesa della composizione dei gironi, Acireale, Licata e Savoia sembrano essere le formazioni destinate a giocarsi il salto di categoria. Secondo lei ci sarà qualche outsider?
«Considerando quelle che sicuramente faranno parte del girone I, il Licata penso si stia già attrezzando con importanti riconferme e con un allenatore che ha fatto molto bene. Poi credo che l’FC Messina non si nasconda più di tanto con un progetto più che ambizioso e con addirittura speranze di ripescaggio. Vedremo in seguito se qualche società campana farà parte del nostro girone e con quale organico si presenteranno ai nastri di partenza. Le outsider? Ogni anno la sorpresa salta sempre fuori, vedremo nel corso del campionato cosa accadrà»