A distanza di qualche giorno dopo aver rassegnato le dimissioni dalla carica di Presidente della Savignanese, fa ancora discutere la scelta di Marco Marconi di compiere questo dietrofront apparso, ai più, inatteso e imprevedibile. In realtà, lo stesso ex numero uno del Club gialloblù, ha spiegato che era una decisione presa da tempo e già preventivamente comunicata al resto del Consiglio.
Tornato in carica nel 2016, dopo il lungo precedente mandato durato dal 1994 al 2010, Marconi ha fatto il punto della situazione, precisando tanti aspetti che fanno comprendere le ragioni di questo suo passo e chiariscono anche le prospettive future che si potrebbero aprire molto presto per la Savignanese.
Queste le parole di Marco Marconi, estrapolate da un’intervista rilasciata ai colleghi de “Resto del Carlino“.
“Forse, fuori dalla Società, la mia decisione viene presa come un fulmine a ciel sereno, ma io già a dicembre avevo detto al Consiglio che avrei lasciato a fine stagione, dando quindi un largo preavviso, il tempo di potersi organizzare e trovare chi vorrà prendersi questa responsabilità.
Prima di tutto voglio che sia chiaro che non lascio per le decisioni prese dalla Lega relative alla nostra retrocessione, anche se trovo profondamente ingiusto quel provvedimento. Non c’entra nemmeno il Coronavirus, che ha già prodotto e produrrà grandi danni alle Società. E’ una questione mia personale di stanchezza e siccome ci sono cose come la salute e la famiglia, che sono ben più importanti del Calcio, bisogna anche capire che quando si arriva al campo, non per piacere, ma perché lo si deve fare, diventa troppo pesante ed è meglio fare un passo indietro.
Io sono entrato nella Savignanese trent’anni fa e in due cicli distinti sono stato presidente complessivamente per vent’anni, ma gli ultimi due anni di Serie D sono stati devastanti sul piano psicofisico. Mi sono trovato tutto il peso sulle spalle il primo anno, nel quale l’entusiasmo della promozione ci ha aiutato, in questa stagione, invece, si davano troppe cose per scontate senza tenere conto dell’enorme impegno che questa categoria comporta. Alla fine mi sembrava di essere quel somaro con la schiena così carica che alla fine si piega.
Ho già detto che se mi sarà chiesto e potrò farlo resterò anche in futuro per dare una mano. C’è la mia disponibilità, non per un impegno come quello di prima, ma per aiutare nel passaggio. Per i contatti con i vari sponsor io ci sono. Continuerò ad andare al campo forse meno di prima e certamente con spirito più leggero. In ogni caso resto il primo tifoso della Savignanese.
Sul piano sportivo, di sicuro, la vittoria del campionato di Eccellenza e il conseguente passaggio in Serie D è stato il massimo, ma io tengo ancora di più alla reputazione che la Società si è costruito in questi anni. Se si parla della Savignanese come di una Società composta da persone corrette, che rispettano gli impegni e i patti, quello conta più di ogni altra cosa. Non abbiamo mai voluto inseguire i risultati a discapito dei giusti comportamenti.
Riguardo al futuro del Club e a un possibile passaggio di consegne al vertice, c’è già qualche approccio. Per ora posso dire che ci sono delle idee ma non posso fare nomi perché non sarebbe corretto da parte mia. Finora ho voluto dare tempo a chi se la sentirà di prendere la decisione di assumersi questa responsabilità. Sono certo che ci saranno persone all’altezza e che si proseguirà sul percorso che abbiamo seguito noi in tutti questi anni.
Per l’immediato futuro si parla di un coinvolgimento maggiore della ditta Urbinati, da anni sponsor dei gialloblù e della promozione alla carica di Presidente di una figura già presente in Società”.
Nel frattempo si è sciolto l’intero Consiglio di Amministrazione della Savignanese. Assieme al Presidente Marco Marconi, hanno ceduto il passo il Vicepresidente Enrico Lombardini, i Consiglieri Giuseppe Del Bianco (anche Addetto Stampa), Alessandro Foschi e Luca Venturi, il Direttore Generale e Responsabile del Settore Giovanile Franco De Falco, il Direttore Sportivo Andrea Maruca, il Direttore Organizzativo del Settore Giovanile Ottavio Nicolini, il Team Manager della formazione Juniores Giuseppe Rocchi, il Responsabile della Scuola Calcio Giovanni Gasperoni e i Segretari Franco Samorè e Maria Cristina De Zardo.