Giovanni Cavallaro, uomo simbolo della Nocerina, tornato nei mesi scorsi in seno al sodalizio molosso per dare il proprio prezioso contributo in campo ma soprattutto in panchina al fianco del tecnico Marcello Esposito, ha rilasciato una lunga intervista a beneficio dei canali comunicativi ufficiali del Club rossonero e di cui riportiamo un estratto qui di seguito.
“In Italia e non solo stiamo vivendo un momento storico particolare, questa pandemia ha stravolto i piani di tutti. Indubbiamente rilevanti saranno i cambiamenti economici, tutto il sistema-Calcio sarà ridimensionato, molti imprenditori cederanno il passo e coloro che rimarranno si ritroveranno a compiere investimenti ridotti sulle rose. Dobbiamo rimboccarci le maniche e ripartire. Per attuare i protocolli stabiliti dall’ultimo DPCM, solo la Serie A e qualche squadra di B hanno strutture e possibilità economiche per la ripresa. Per il resto, penso che questa stagione sia finita.
A livello personale, dopo due anni di stop dovuti ad un grave problema di salute ho avuto la possibilità di rientrare nel mondo del Calcio, nella piazza dove ho avuto grosse soddisfazioni ed ho vissuto momenti fantastici. Indossare nuovamente questa maglia mi ha dato un’emozione indescrivibile, il rossonero dei molossi lo considero come una seconda pelle.
Il Presidente Paolo Maiorino mi ha dato la possibilità di rientrare come suo uomo di fiducia, ho fatto da collante tra le varie componenti societarie, mettendo a disposizione la mia esperienza calcistica maturata negli anni.
Spesso si è letto di un Cavallaro allenatore, ma la questione è ben diversa e sono molto dispiaciuto di aver letto dichiarazioni diffamanti sul mio conto e senza un minimo di fondamento. Ad oggi non ho ancora i requisiti per poter allenare in D, la Società ha ritenuto giusta la mia presenza in panchina al fianco di Mister Marcello Esposito, al solo fine di motivare i ragazzi in campo.
Il mio progetto è quello di restare in questo mondo, vivo di questo da quando sono nato, la mia felicità, a parte la famiglia che colloco sempre al primo posto, è il Calcio.
Da “grande” voglio fare l’allenatore, sto studiando per questo, ho preso già il patentino UEFA D, ed a breve inizierò il corso UEFA C. Voglio allenare e soprattutto voglio farlo nella città che mi ha adottato, Nocera, perché è mia ferma intenzione portare questa piazza dove merita. Non lo nego, nei miei pensieri c’è la voglia di costruire una squadra importante, ovviamente sempre se avrò la fiducia e la possibilità di farlo. Voglio ripetere dalla panchina ciò che ho fatto sul rettangolo verde.
Quest’anno, quando sono stato chiamato ad aiutare questo gruppo con la mia esperienza, ho trovato una squadra incompleta. Ci siamo rimboccati le maniche ed abbiamo fatto il massimo di quello che si poteva fare in questa situazione. E’ evidente che il cambio di gioco ha portato i suoi frutti mettendo in scena ogni domenica buone prove, ovviamente qualche prestazione negativa c’è stata, ma comunque il gruppo era in costante crescita ed avevamo davvero grosse possibilità per raggiungere la salvezza diretta.
Conosco molto bene la piazza e conosco la venerazione ai colori molossi, i nostri supporters vivono di “pane e Nocerina”, ho giocato al San Francesco con 500 persone, ma ho anche giocato davanti a 15000 spettatori e bisogna stimolare il grande pubblico con progetti importanti per poterlo riportare tra le mura amiche. I nostri tifosi sono la vera forza della Nocerina.
Purtroppo nel corso delle ultime due stagioni l’attuale Società si è ritrovata a ripianare le grosse falle lasciate dalle precedenti gestioni, costruendo quindi squadre “al risparmio” al solo fine di mantenere la categoria, ma dal prossimo anno penso che ci sarà un progetto importante.
Questo virus ha cambiato i progetti di tutti, si ripartirà da zero per il grosso danno economico subito, i Presidenti non avranno grosse possibilità economiche e di conseguenza anche i calciatori dovranno abbassare le proprie pretese, sennò rischieranno di rimanere a casa, quindi penso si potrà fare qualcosa di importante mantenendo un budget basso. Servirà organizzare bene il tutto, inserendo figure per ogni ruolo. Quindi sì, penso che il prossimo anno vedremo una Nocerina finalmente protagonista!”.