In un momento così particolare e doloroso che ha colpito la Nazione, non è facile parlare di calcio giocato: la Redazione di TuttoSerieD, ha intercettato uno dei protagonisti del Girone C, Simone Corbanese, bomber del Belluno, per capire il suo punto di vista in merito a questa situazione: “E’ un grande dispiacere: non siamo le persone adatte che possono parlare di questo, possiamo dire solo le nostre sensazioni e che ci manca il campo, gli allenamenti e lo spogliatoio. In questo momento c’è altro al primo posto”.
RIPRESA – “Riprendere ora come ora è difficile. E’ vero che ci mandano il programma settimanale, ma iniziare sarebbe duro e complicato. Per gli esiti è una domanda difficilissima, davvero saprei perché mettere d’accordo tutti è impensabile. Chi è in testa con 10-11 punti di vantaggio dice: ‘Ma io me lo sono guadagnato’. Mentre una seconda a 2-3 punti di distacco penserebbe: ‘Con 10-11 partite da giocare, me la potevo giocare’. Serve una formula che possa accontentare più squadre possibili. Cristallizzare le classifiche non sarebbe proprio corretto, una che si sta salvando e per un punto è nei play-out, viste le tante partite che mancano, aveva l’opportunità di giocarsela fino alla fine. E’ una situazione anomala, e non vorrei essere nei piani di chi decide: un’idea potrebbe essere sicuramente accontentare chi è in testa, ma allo stesso tempo bloccare le retrocessioni dando la possibilità di giocarsi un altro campionato. Ma ripeto, non saprei… Situazione anomala che non è mai capitata”.
STIPENDI – “Argomento abbastanza caldo: in questo girone ci sono squadre, con calciatori che lavorano. Nella mia ci sono sette-otto persone che lavorano, e facendo 4 allenamenti, riusciamo a conciliare entrambi. E’ normale che il calcio è l’entrata principale, questo è assodato. Capiamo il momento, le società sono in difficoltà e bisogna venirsi incontro. Per quanto riguarda la mia società, non è stato ancora delineato nulla e appena ci sarà l’ufficialità ci incontreremo con il club e parleremo. Qui abbiamo un rapporto particolare, e siamo un po’ anomali per la D. Siamo in tanti del posto e sono anni che giochiamo insieme, ovviamente poi ci sono tanti ragazzi da fuori, però la società è come una famiglia, non come tante squadre in D. E’ normale, poi, che ci sono tanti che vivono di calcio e hanno famiglie e spese, e bisogna venirsi incontro, altrimenti è dura”.
STAGIONE – “Il nostro obiettivo era la salvezza, ad oggi saremo salvi. Stagione abbastanza positiva, dico abbastanza perché abbiamo avuto è stata un’annata altalenante. Tutto sommato, l’obiettivo sarebbe raggiunto ora, ma sicuramente potevamo fare qualcosa in più. Personalmente, avendo fatto 16 gol, sono contento del mio rendimento. E quando una punta fa gol, a quasi 32 anni, mi fa piacere”.
MESSAGGIO – “Momento delicato, con la speranza di venirsi incontro il più possibile per quanto possibile. Poi speriamo di ripartire presto, perché la gente ha bisogno di divertirsi e tifare per la propria squadra, che sia calcio o altri sport”.
Ringraziamo Simone Corbanese e l’ufficio stampa del Belluno per la disponibilità e cordialità mostrata ai nostri microfoni.