In un paese che sta cercando di uscire dalle strette tenaglie del Coronavirus, il calcio va in secondo piano, anche se esiste il rischio di sottovalutarlo eccessivamente. La serie D ben difficilmente riuscirà a proseguire la propria stagione, di conseguenza c’è la necessità di capire in primis promozioni e retrocessioni, e soprattutto salvaguardare l’integrità del movimento. E’ intervenuto il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Cosimo Sibilia, intervistato dai colleghi del quotidiano “Il Giorno” in edicola questa mattina.
Blocco del campionato- ” Dato che tutto il paese è bloccato dalle restrizioni imposte dall’emergenza coronavirus, cosa cambia sapere se le attività saranno sospese fra un giorno o una settimana? cerchiamo di procedere con cautela e razionalità sperando che l’epidemia cessi quanto prima. La posizione definitiva della Lnd sarà il prossimo 8 maggio attraverso il consiglio federale”.
Protocollo medico- “Io faccio il presidente della Lega nazionale dilettanti e non il medico, anche su questo versante sto attendendo delle risposte. Nel vertice con il ministro dello sport sono emerse alcune criticità sull’applicazione di tale protocollo. La salute resta il valore primario, abbiamo spinto per avere maggiori garanzie di applicazione, ma dobbiamo aspettare”.
Possibili soluzioni- “Accontentare tutti è impossibile, per questo motivo stiamo cercando delle soluzioni che facciano l’interesse di tutti i partecipanti”.
30% Di club in meno- “I dati sono frutto di un attenta analisi con i nostri tecnici, purtroppo la situazione è grave. Speriamo di non confermare queste stime, per questo motivo mi sforzo di ribadire ogni giorno la necessità di interloquire con tutte le istituzioni civili e sportive, per ottenere quelle garanzie di sostegno per pianificare il futuro. Servirà un azione sinergica perchè in ballo c’è l’intera sostenibilità del movimento”.