Da una settimana a questa parte ha suscitato clamore la proposta emersa dal consiglio direttivo di Lega Pro, si parla di una possibile chiusura del campionato, tre promozioni assegnate in base alla classifica e una quarta sotto forma di sorteggio con blocco delle retrocessioni. Molte sono state le reazioni in questo senso, sia della serie B che da la LND. Il presidente Francesco Ghirelli ha scritto a Cosimo Sibilia chiarendo i fatti, invitando a trovare una linea condivisa. Ecco la missiva nel dettaglio raccolta da Tuttoc.com:
“Caro Cosimo, ho lasciato passare qualche giorno dalla fase polemica scatenata da una lettera data alla stampa, da uno “ scienziato” che ( faccio volutamente l’ingenuo) non so perché lo abbia fatto.La decisione sulla interruzione del campionato e sui collegati spetta al Consiglio federale, non devo ricordarlo io lo dicono le carte federali. E tu, ricoprendo la carica di vice Presidente federale sai meglio di me le prerogative che stanno in capo al Consiglio Federale o quelle che sono specifiche di ogni singola lega. Noi della Lega Pro stiamo facendo lo stesso percorso che ritengo tu stesso stia facendo in LND, consultare spesso i presidenti di club formalmente, quella che svolgeremo il prossimo 4 di maggio pv e’ la seconda assemblea di Lega in un mese, poi partecipo ad una chat a cui sono aggregati tutti i sessanta presidenti dei club di Lega Pro e il nostro consiglio direttivo è convocato in permanenza. Un percorso democratico a tal punto che i miei sono meravigliati che se qualcuno mi fa una domanda per esempio “ Pensa che ci possa essere la C2?“, io rispondo “Non posso escludere tale soluzione”. Il mio rispondere, così, è segnato dal rispetto del ruolo dell’assemblea, quindi, tutte le soluzioni debbono arrivare al dibattito ed io devo accompagnare questa discussione. Poi, il ruolo della governance è metterci la faccia ed esprimere ciò che pensa. Se ci fosse un provvedimento che conferisse poteri a FIGC, evitando i ricorsi e il pericolo di “impantanare” il campionato che ha già tanti problemi, allora, veramente potremmo ragionare e definire la riforma del calcio italiano. Caro Cosimo, ti assicuro che l’ultima cosa che mi passa per “l’anticamera“ (espressione traslata da mia nonna Peppina) del cervello, è quella di togliere le promozioni alla Serie D. Ma perché dovrei farlo o, ancor prima, perché dovrei pensarlo di fare? Noi, Serie C e LND, l’impianto sociale del calcio italiano, sarebbe veramente assurdo che ci facessimo azioni contro. Fammelo dire con un‘immagine simbolica. Renzo porta i capponi al mercato e loro si beccano, noi non possiamo essere i capponi. Se non stiamo insieme, i nostri mondi che sono contigui rischiano di sfasciarsi. Noi saremmo, siamo obbligati a stare insieme.Dovremmo, dobbiamo avere un tavolo permanente di consultazione in cui far partecipare i presidenti.Noi della Serie C, siamo allocati nella faglia tra professionismo e dilettanti. Noi, LND e Serie C si potrebbe dire che “ci tocchiamo più che vederci “ perché siamo vicini, abbiamo una immensità di problemi simili: credito di imposta la battaglia che da mesi conduciamo insieme a FIGC riguarda, prioritariamente, anche le tue società; il progetto Sport e Periferia per i centri giovanili , tu lo sai da tempo, riguarda tutte e due; una maggiore mutualità di sistema, al di là della denominazione, riguarda in pieno i nostri due mondi ecc. E’ venuto il tempo che ci sediamo, permanentemente insieme, per affrontare le problematiche che sono urgentissime e definiranno le sorti dei nostri rispettivi campionati. Definire proposte , perseguire azioni che ci consentano risultati sono azioni che richiedono fatica, pretendono conoscenza e studio, l’esatto opposto delle chiacchiere e di sciocchi proclami. Dobbiamo stare attenti ai falsi profeti di divisione, agitatori in ogni stagione, il cui scopo e’ confondere la realtà per far dimenticare il disastro che si può abbattere e fanno l’agitazione per distogliere la attenzione dai problemi di interesse generale. Caro Cosimo, lasciamo alle spalle la stagione dei chiacchieroni e passiamo, insieme, alla stagione delle riforme, possiamo darci una mano reciprocamente e potremmo trasformarci in un’alleanza utile e forte per il calcio italiano.Io ho battuto un colpo, ora con deferenza aspetto un segnale. Faremmo un servizio per i nostri club. Un abbraccio, Francesco”